DOVI

 

venerdì, 24 dicembre 2010

DOVI


DOVI.  . =.  Essendo state interrotte le comunicazioni con il mondo celeste, Dovi, il primo uomo, cercò di ristabilirle. Così chiamò tutti gli altri uomini e ordinò loro di iniziare ad ammassare terra, tanta terra, in modo che dalla cima della montagna che si sarebbe creata, si potesse raggiungere il cielo. Per nutrire tutta quella gente che si era messa al lavoro, Dovi non aveva che due uova di colibrì. La montagna di terra aveva ormai raggiunto un’enorme altezza, quando un tale rubò le due uova di colibrì e le mangiò. Immediatamente nessuno fu più in grado di capire che cosa stessero dicendo i compagni e i discorsi si intrecciavano senza possibilità di comunicazione. Quando Dovi scoprì il furto delle uova, chiese ad alta voce chi fosse il colpevole, ma nessuno poteva comprenderlo e tutti gridavano disordinatamente in lingue diverse. Nello stesso tempo la montagna di terra precipitò e formò le varie montagne che esistono ancor oggi. Poi, siccome non si capivano, gli uomini non poterono più rimettersi al lavoro e le tribù si separarono ognuna in una diversa direzione. Dovi rimase con i Tukuna e fu il loro primo capo. -Tukuna-

 

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I CIELI PARLANO

 

Stavo qui, stavo qui,

 

le nubi parlano.

 

Dico: < Voi siete la forza dominante,

 

io non capisco, so soltanto

 

ciò che ho detto.

 

Voi siete la forza dominante, voi ora

 

parlate.

 

Questa potenza è la vostra, o cieli>.

 

-canto indiano-

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