DENARO
VENERDÌ, 18 MAGGIO 2012
DENARO
Ciò che è mio mediante il denaro, ciò che io posso, ossia può il denaro comprare, ciò sono io, il possessore del denaro stesso. Tanto grande è la mia forza quanto grande è la forza del denaro. Le proprietà del denaro sono mie, di me stesso possessore. Ciò ch’io sono e posso non è, dunque, affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi le più belle donne. Dunque non sono brutto, ché l’effetto della bruttezza, il suo potere scoraggiante, è annullato dal denaro. Io sono, come individuo, storpio, ma il denaro mi dà 24 gambe: non sono, dunque, storpio. Io sono un uomo malvagio, infame, senza coscienza, senza ingegno, ma il denaro è onorato, dunque lo è anche il suo possessore. Il denaro è il più grande dei beni, dunque il suo possessore è buono; il denaro mi dispensa della pena di essere disonesto; io sono dunque presunto onesto; io sono senza spirito, ma il denaro è lo spirito reale di ogni cosa: come dovrebbe essere senza spirito il suo possessore? Inoltre questi può comperarsi la gente ricca di spirito e chi ha il potere sulla gente ricca di spirito non è egli più ricco di spirito dell’uomo ricco di spirito? Io, che mediante il denaro posso tutto ciò che un cuore umano desidera, non possiedo io tutti i poteri umani? Il mio denaro non tramuta tutte le mie impotenze nel loro contrario? (Meditazione leggendo i Manoscritti economico-filosofici di Karl Marx).
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