TESTA O CROCE
martedì, 13 ottobre 2015
TESTA O CROCE
La poesia “Santa Inquisizione” invita alla riflessione e
pone un interrogativo enorme: i crimini della Santa Inquisizione: Sono i
crimini del Cattolicesimo, oppure della Chiesa medioevale? Il poeta, nel
settembre 2010, meditava sul tema dei crimini contro l’umanità; nell’intimo
approfondiva e faceva delle libere comparazioni: I crimini dei Governi diretti
dai comunisti sono stati addebitati al Comunismo, e l’ideale comunistico è
stato criminalizzato a un punto tale da ritenere indicibile persino la stessa
parola “Comunismo”. Perché ciò non è avvenuto per il Cattolicesimo? O se sì,
perché subito dimenticato? I crimini dei nazi-fascisti contro tutti per la loro
appartenenza ad una razza, a un credo politico o per la semplice e civile
opposizione, che non corrispondesse alla loro ideologia, sono ricordati per
quanto riguarda la persecuzione e l’assassinio degli ebrei, dimenticando tutte
le altre persecuzioni e tutti gli altri assassinii. La liberazione dalle
dittature nazi-fasciste, assieme alla conquista della pace, perché si tenta di
rendere ovvio ed esclusivo il riconoscimento del merito solamente
all’Inghilterra e all’America? E la Resistenza prima dell’avvento del
nazi-fascismo e, dopo, fin dal primo minuto? E il grande riscatto dell’onore patrio
conquistato dal sacrificio dei Militari, dei Religiosi, dei Partigiani di tante
nazioni? E il fondamentale ruolo sofferto con milioni di morti dall’Unione
Sovietica con la vittoria di Stalingrado e l’assalto dell’Armata Rossa fino a
Berlino? I comunisti furono tra i vincitori della seconda guerra mondiale e,
alleati con le democrazie occidentali, liberarono tutti. La falsificazione
della storia inventa e tramanda vuoti dannosi per le nuove generazioni. E il
muro di Berlino? La vergogna, nella mondiale competizione economica, è o no, la
faccia della stessa medaglia nel gioco di “testa o croce” del -al momento
apparente- il più forte? (Ricordo da un racconto di Rita).
RICORDO DELLE FRATTOCCHIE (parte)
No, era chiaro,
non gli era stato insegnato nulla
che riguardasse l’apparire.
Non gli era stato insegnato
a studiare bene un testo
e riuscire a ripeterlo a memoria
senza esitazione e, con efficace comunicativa,
mantenere l’attenzione degli ascoltatori;
non gli era stato insegnato a credere
e avere fede nelle personalità importanti e famose,
ad obbedire sempre e comunque alla gerarchia superiore.
Non gli era stato insegnato nulla di nulla che già sapesse.
Eppure qualcosa di essenziale
sentiva volteggiare nel proprio intimo.
Mentre il treno lo riportava in Toscana,
il suo sguardo si perdeva nella compagna laziale
e il cervello continuava a pensare e curiosare;
lo sentiva allegro nella ricerca continua,
autonomo e pulsante come il cuore.
-Renzo Mazzetti-
(luglio 2012)
Vedi: OBNUBILAMENTO (19 settembre 2015)
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