LA DISTRUZIONE DELLA RAGIONE
lunedì, 16 marzo 2015
LA DISTRUZIONE DELLA RAGIONE
L’uomo naturale, cresciuto in un’isola deserta, viene a
contatto con l’uomo del mondo e dell’intelligenza che lo guida attraverso la
società umana. Andrenio e Critilo, attraversano la Spagna, la Francia e Roma,
e, ne “Il Criticone” del Gracian Baltasar pessimistico giudizio del mondo,
approdano all’isola dell’immortalità. L’arte del giudicare di sottoporre a
critica la società per determinarne il valore e le caratteristiche, non è
soltanto uno studio che permette una conoscenza, ma la facoltà del conoscere
intesa come ragione. Immortalità non sempre armonizza con ragione perché la
ragione non sempre è immortale. La critica della società occidentale
contemporanea evidenzia le tendenze autodistruttive nello sviluppo imponente
del processo di razionalizzazione della vita sociale; ma tale processo si è
largamente svolto sotto l’insegna dell’irrazionalità, al punto che la
“distruzione della ragione” viene indicata come uno degli aspetti principali
della civiltà contemporanea perché avviene per la perdita della capacità di
analisi. Il procedimento conoscitivo che scompone l’oggetto dell’indagine nei
suoi costituenti, evidenziando le relazioni che sussistono tra di essi,
comprende anche il linguaggio, l’esistenza, il significato dell’uomo nel mondo.
(Ricordo da un racconto di Ariella).
LA VITA
(parte)
Senza il sogno
la vita cosa sarebbe?
Sarebbe una vita
troppo, troppo terrestre.
-Renzo Mazzetti-
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