IL COMPITO A CASA

 

lunedì, 30 marzo 2015

IL COMPITO A CASA

Il livello di libertà realizzata è inversamente proporzionale alle disuguaglianze, la sua unità di misura è la giustizia. Il livello di democrazia effettiva si misura nella partecipazione dei cittadini. La partecipazione supera di poco della metà degli aventi diritto al voto? I non votanti sono molti di più dei voti avuti dal primo partito, perciò tutti i partecipanti hanno perso? Perché al governo allora c’è il partito che è arrivato di gran lunga secondo? La votazione è di poco valore democratico? I politici miseri non si pongono queste domande, a loro bastano i pregiati posti dove coltivare il proprio egocentrismo. Ma per noi che amiamo la Patria, la partecipazione del popolo alla vita politica è un valore inestimabile. In ogni Comune dobbiamo analizzare gli iscritti ai registri elettorali. Costruire il censimento dei partecipanti alle votazioni con i dati relativi al sesso e all’età. Dagli stessi registri elettorali dobbiamo analizzare i nominativi dei non votanti, formare gli elenchi per sesso e età. Conoscere i profili dei votanti e dei non votanti, trovare le forme personalizzate per un contatto, stabilire un rapporto sociale e diretto. La conoscenza reciproca è la forma migliore per superare la degenerazione dell’anonimato della scarsa partecipazione e della enorme astensione per iniziare a costruire dalle fondamenta il nuovo ordine democratico. Conoscere e conoscersi è la parola d’ordine per la nuova società, per costruire la casa della democrazia di tutti. Albertino distribuisce i registri elettorali per il compito a casa: Formazione degli elenchi dei partecipanti e degli astenuti suddivisi per età con la ricerca della professione e dello stato civile da portare alla lezione del prossimo mercoledì. Buon lavoro e buonanotte compagni. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

CENTO    ANNI    E    PIETRO    INGRAO
Il tuo centesimo compleanno
è la misura della tua vita
ma politicamente tutta, servita?
Io giovane comunista metalmeccanico
a Reggio Emilia nel convegno portai
entusiasmo nella lotta dura, servito?
Vidi il dirigente compagno
intellettuale della nuova società
internazionale futura umanità?
No! Il colto “caca dubbi” al mio fianco
esita e riflette non spirito rivoluzionario
complice diventa nel suicidio del Partito.
Tutti ti fanno gli auguri, peccato
ma il governante attuale controriformista
tendente alla reazione, come ti rimane?
-Renzo  Mazzetti-
(30 marzo 2015)

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