NOSTALGIA COMPAGNA

sabato, 11 novembre 2017

NOSTALGIA COMPAGNA

Cantavamo: La lontananza è come il tempo che fa dimenticare chi non s’ama. La reazione oppressiva tramava scompigli con paure e terrorismi. Ma il tempo passava, la memoria si perdeva e disperdeva il pensiero. I sudditi non avevano che doveri e miseria, i governanti e i possidenti non avevano che soldi e privilegi. La ricchezza veniva identificata soltanto con il possesso di denaro, l’antico vitello d’oro. Il denaro e il mercato furono addirittura divinizzati, solo a loro fu riconosciuto ogni potere con lo scopo dichiarato di perpetuare la prosperità dei governanti e dei possidenti con l’oppressione degli altri. La nostalgia non era per gli anni giovanili, per i genitori ancora vivi e amorosi. La nostalgia era per la lotta politica, per il riscatto degli oppressi che sapevano di essere oppressi. La nostalgia era per l’intelligenza di ogni età che lottava per l’età della ragione, per l’età futura. Ma il tradimento dell’Ideale fece dimenticare l’amore per i lavoratori e nascere la nostalgia per i giorni felici e la lotta di classe. Per i pochi umani sopravvissuti il vento fischiava, nostalgia compagna. (Ricordo da un racconto di Irina).

Se il vento fischiava ora fischia più forte,
le idee di rivolta non sono mai morte,
se c’è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire.
Se c’è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso.
-Pietrangeli-

Vedi: LINGUA LECCANTE (25 Ottobre 2017)


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