BUGIA CORTINA

 

giovedì, 25 giugno 2015

BUGIA CORTINA

ZUCCA

ZUCCA

 

Per tutta una vita se ne andava claudicando. Nella sofferenza continua, la parte sinistra era quella offesa. Fin dalla nascita la sentenza: Lussazione congenita dell’anca. Il gesso immobilizzò per un anno intero le gambe allargate. La madre se le teneva in collo, con amore e grande fatica, poggiandole sull’anca, quella destra e, nella vecchiaia, a seguito dell’operazione a quel femore, morì, precocemente? La verità fa molto male e la storia appare banale, perché non inventare un’altra versione. Magari, suggerì un’amica fantasiosa e birichina, perché non raccontare una versione più carina, una innocente bugia? Sciando a Cortina fuori pista, per un pezzo di ghiaccio nascosto, accadde il doppio capitombolo con la rottura del femore sinistro. E’ o no più chic? (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

 

 IGEO    SALATO

 

Primo partì

 

sull’isola di Rodi

 

fece il colono.

 

La famiglia: moglie

 

due bimbe e un bimbo

 

duro lavoro speranze.

 

Solo rimase

 

in Italia la famiglia

 

in salvo speranzoso mise.

 

Un bimbo e la nonna feriti

 

morte la moglie Speranza

 

con le due bimbe in casa.

 

Una cannonata americana

 

quella fu la causa certa

 

in Duomo, tedesca o americana?

 

Due lapidi commemorative

 

sullo sfacciato municipio

 

Pilato non San Miniato?

 

-Renzo  Mazzetti-

 

(25 giugno 2015)

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