BALENO
lunedì, 27 gennaio 2014
BALENO
La semplificazione dell’insegnamento e la velocizzazione
delle decisioni governative è stata attuata grazie al fondamentale utilizzo del
computer. Le problematiche, presenti in ogni settore, sono superate attuando le
soluzioni previste dai modelli matematici programmati per le sintesi più
complete. I problemi creati dalla vegetazione, dai boschi, dalle acque, dai
mutamenti climatici, quelli causati dagli animali sono stati risolti
semplicemente togliendoli: si vive lo stesso senza gli animali, senza la
vegetazione, senza i boschi, senza l’acqua, senza le stagioni. In seguito alla
semplificazione dell’insegnamento e alla velocizzazione del governo, si è
sviluppata una capacità di adattabilità impressionante. Non si sarebbe mai
immaginato di poter vivere senza l’aria e che le cose si facessero in un
baleno. La involuzione dell’ignoranza complessa ha portato dei grandi vantaggi
e molti si sentono liberati dai pensieri. La calvizie, l’atrofizzazione del
cuore con il prosciugamento del sistema circolatorio, la mancanza di passione e
di stimolo sessuale non sono un problema: l’umanoide è immortale. Un’altra vita
pulsa nella clandestinità, dove la platea di occhi attenti pende dalle labbra
dell’insegnante e impara a tenere in mano la matita; per ritornare a leggere e
a scrivere, un gruppo in coro scandisce l’abc, nella stanza accanto alcuni
memorizzano il rosa rosae, altri, all’ombra di un albero, recitano la poesia
Gabbiani, tre cani corrono con in groppa altrettanti gatti, mentre uno stormo
eccitato di uccellini li segue sbattendo le ali. (Tratto dai racconti di Maya).
GABBIANI
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
-Vincenzo Cardarelli-
Commenti
Posta un commento