CLERO GALOPPINO
mercoledì, 12 settembre 2018
CLERO GALOPPINO
Il futuro si nutre del passato e diviene presente: è l’antico motto della terza pagina di “Miao!” che oggi riporta quanto scrive il Bollettino parrocchiale di San Gallo. Dopo aver ricordato l’esito delle elezioni (262 voti alla dc e 93 ai socialcomunisti) il bollettino commenta: “Se c’è da compiacersi per la grande maggioranza della corrente cristiana, tuttavia è doloroso constatare che in un piccolo paese come il nostro, vi siano ancora 93 socialcomunisti, cioè 93 persone che negano fiducia alla parola della Chiesa e si ostinano in una via che conduce alla perdizione. E notare che più di metà di queste persone (specialmente donne) vengono ancora in Chiesa ogni domenica, dando così spettacolo di incoerenza e di malizia”. Vi sono, quindi, elettori socialisti e comunisti i quali vengono vituperati dalla Chiesa perché sono cattolici; e perciò vengono respinti dalla Chiesa, trasformata in agenzia elettorale. Detta agenzia, dopo avere enumerato tutte le pene spirituali in vita e in morte per chi ha votato socialista o comunista, non manca di rivolgersi severamente anche a chi ha votato in bianco, ordinando che essi “sono obbligati in coscienza a palesarlo in Confessione. Se tacciono commettono grave sacrilegio e non sono perdonati di tutti i loro peccati, anche se ricevono l’assoluzione”. L’Articolo 79 della Legge Elettorale dispone: “Il ministro di qualsiasi culto il quale, abusando delle proprie attribuzioni, e nell’esercizio di esse si adoperi a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da Lire tremila a ventimila”. (Ricordo da un racconto di Tirella).
CUPIDIGIA DI SERVILISMO (21 Agosto 2018)
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