CUPIDIGIA DI SERVILISMO
martedì, 21 agosto 2018
CUPIDIGIA DI SERVILISMO
La terza pagina di “Abbaio”: Il 13 Maggio del 1947 De Gasperi aveva aperta una crisi di governo, poiché, secondo le direttive di Truman, egli avrebbe dovuto escludere i due partiti dei lavoratori dalla compagine ministeriale. Uno dei primi atti del nuovo governo, per compiacere il governo americano, fu quello di pretendere a tutti i costi che il trattato di pace con l’Italia fosse firmato e approvato, affrettatamente, ciecamente, fosse, cioè, integralmente accettato senza discussione. Si schierarono contro i due partiti dei lavoratori, e tra gli altri parlamentari che si associarono all’opposizione, resta memorabile l’intervento del vecchio parlamentare ed uomo di governo Orlando. Egli disse: “Non mi preoccuperò di smantellare uno per uno gli argomenti portati dal governo a favore della ratifica immediata, perché già gli onorevoli Nenni e Togliatti lo hanno fatto pienamente, ma invito il partito democristiano e i suoi alleati a meditare sull’atto che essi a tutti i costi vogliono far compiere, perché di esso dovranno render conto di fronte alla storia. Io invito a desistere da questa abbiezione fatta per cupidigia di servilismo”. (Ricordo da un racconto di Tirella).
Il ministro passato dal popolo bocciato
ipocrita si difende falsamente mesto
e sulla tragedia del ponte crollato
dice che la notte non ci dorme.
Un vispo genovese risponde
che gli occhi doveva aprirli
negli anni dei suoi poteri
in tutti quei giorni inetti.
-Renzo Mazzetti-
(17 Agosto 2018)
Vedi: SANTA ICONA (13 Agosto 2018)
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