Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2011

FRANCESCO

GIOVEDÌ, 30 GIUGNO 2011 FRANCESCO croce e foglie.  Cara moglie, quando riceverai questa mia non sarò più di questo mondo. Perdonami, avevo sognato un mondo di felicità, così invece ti lascio sola con due bambini. Abbi per essi tutte le cure che so che tu ne hai perché sei buona. Muoio col vostro nome sulle labbra sperando in una eternità migliore che non ho trovato in questa vita. Tanti bacioni ai bambini un ultimo abbraccio a te saluti a tutti. Tuo Francesco. ( Francesco Rigoli (Silvio) , responsabile del Partito Comunista Italiano per la zona di Sesto San Giovanni, Fucilato nel dicembre 1944).   O CARA MOGLIE   O cara moglie, stasera ti prego,   dì a mio figlio che vada a dormire,   perché le cose che io ho da dire   non sono cose che deve sentir.   Proprio stamane là sul lavoro,   con il sorriso del caposezione,   mi è arrivata la liquidazione,   m’han licenziato senza pietà.   E la ragione è perché ho scioperato ...

MIGLIORATORI

  MERCOLEDÌ, 29 GIUGNO 2011 MIGLIORATORI      Una parte della borghesia desidera portare rimedio ai mali sociali, al fine di perpetuare l’esistenza della società borghese. (Per borghesia si intende la classe dei capitalisti moderni, che sono proprietari dei mezzi di produzione sociale e impiegano lavoro salariato.) Entrano in questa categoria economisti, filantropi, umanitari, miglioratori della sorte delle classi operaie, organizzatori della beneficenza, protettori degli animali, fondatori di circoli di temperanza, e tutta la variopinta genia dei minuti riformatori.   … I socialisti borghesi vogliono le condizioni di vita della società moderna, senza i pericoli e le lotte che da essa inevitabilmente derivano. Vogliono la società attuale, tolti gli elementi che la rivoluzionano e la dissolvono. La borghesia, come è ben naturale, si rappresenta il mondo, nel quale essa domina, come il migliore dei mondi possibili. Il socialismo borghese elabora questa c...

VIAGGIO

  MARTEDÌ, 28 GIUGNO 2011 VIAGGIO     Finalmente arrivammo anche a Napoli, qualche ora dopo la mezzanotte, e vi trovammo ancora tanta gente per le vie, quanta in un’altra città non se ne trova forse a mezzogiorno. Qui ho già ritrovato tutti i nostri amici in ottima salute, e tutti hanno avuto gran piacere di sentire lo stesso di Lei. Abito in casa di Hackert. L’altro ieri sono stato col cavaliere Hamilton a Posillipo, nella sua villa. Non è possibile davvero vedere a questo mondo cosa più splendida. Dopo pranzo, una dozzina di ragazzi si buttarono in mare: spettacolo bellissimo, coi molti gruppi e le varie posizioni che assumevano giuocando fra loro. Il cavaliere li paga apposta, per procurarsi questo svago tutti i pomeriggi. Il cavaliere Hamilton mi piace straordinariamente; ho avuto parecchie conversazioni con lui, sia in casa sua che durante qualche trottata in riva al mare. Mi ha fatto anche gran piacere di aver imparato parecchie cose interessanti da questo val...

SPARVIERI

  LUNEDÌ, 27 GIUGNO 2011 SPARVIERI Proprio ora vuoi farti una cultura? La donna ripone il libro, ma poi torna a guardare la loro fila, di libri, non di roba che si mangia, e di nuovo ne prende uno, e stavolta esce di casa, sta fuori un pezzo del pomeriggio. La donna dice che lo ha venduto uno e cinquanta. Vorrebbe qualcosa, fuori da quel libro che fu suo quando era un ragazzo, e si aspetta un po’ di brodo, e alla fine urla contro la moglie che invece ha comprato pane e formaggio per sé e per i bambini. I bambini, a scuola, hanno ogni giorno una scodella di minestra. Questa è buona iniziativa, dare ogni giorno una scodella di minestra, nelle scuole, ai figli della gente che muore di fame. Ma sembra che sia un aperitivo. Dopo quella cucchiaiata di minestra i bambini tornano a casa coi denti fuori, e non intendono ragioni, vogliono mangiare a tutti i costi, e sono come animali feroci, divorano le caviglie alle seggiole, vorrebbero divorare il padre e la madre. INDOVINA  ...

ISPIRARE

  DOMENICA, 26 GIUGNO 2011 ISPIRARE     La poesia, che giustamente, è, di tutti gli esercizi letterari, la più libera, la più disinteressata e la più pura, si è anch’essa impegnata; si è rivestita di carne, ha accettato di avere un soggetto, di avere una realtà, di dire e cantare le cose, e secondo l’ammirabile massima di Paul Eluard, di essere non più ispirata, ma di ispirare. L’intelligenza non può che servire la luce; l’intelligenza dell’uomo appartiene all’uomo ed è diretta all’uomo. Farle trasgredire questa norma significa ucciderla. Non si può pensare né dire, né scrivere qualsiasi cosa. C’è, alla fantasia dei dottrinari del fascismo, del tradimento, del crimine e della morte, un inflessibile limite: la verità. Prima della crisi che l’universo ha recentemente attraversato, la civiltà italiana e la civiltà francese coltivavano la verità. Esse erano al servizio dell’uomo. Esse sono e saranno, nella verità ritrovata, al servizio dell’uomo. (meditazione su un pezz...

STREPITOSA

SABATO, 25 GIUGNO 2011 STREPITOSA     Non è affatto sicuro che al tempo dell’illimitato dominio delle dottrine religiose gli uomini fossero complessivamente più felici di oggi; certo non furono più morali. Essi hanno sempre saputo esteriorizzare le prescrizioni religiose rendendone in tal modo vani gli intenti. I preti, che dovevano vigilare affinché la religione fosse obbedita, li aiutarono in ciò. La misericordia di Dio doveva trattenere il braccio della Sua giustizia: si peccava e, dopo aver fatto un sacrificio o una penitenza, si era liberi di peccare di nuovo. L’interiorità russa optò per la conclusione che, per godere di tutte le beatitudini della grazia divina, il peccato è indispensabile e che dunque è in fondo opera grata a Dio. E’ evidentissimo che i preti sono riusciti a perpetuare la sottomissione delle masse alla religione soltanto a prezzo di grandissime concessioni alla natura pulsionale dell’uomo. Fu stabilito il seguente punto fermo: Dio solo è forte e b...

ESSENZA

VENERDÌ, 24 GIUGNO 2011 ESSENZA   Si guardavano zitti e senza fiato gli innamorati. Avevano gli occhi fermi e brillanti, ma il tempo che passava vuoto vi ammucchiava il buio e i tremiti del pianto. Ed eccoti, una volta, come l’erba che trovi incastrata in un muro, nacque la parola, poi un’altra, poi più assai: solo che tutte le volte rassomigliava la voce a una cosa sognata che sentivi la notte e che poi torna più debole nella giornata. Sempre che si lasciassero, parevano come le ombre che escono allungate nelle stregonerie; se sentivano un rumore, aguzzavano l’orecchio e si vedevano; e se lampeggiava la luce si trovavano faccia a faccia nel rosso dei mattini. Un giorno – non vi saprei dire se nel mondo facesse freddo o piovesse – uscì di colpo la luce di mezzogiorno. Senza che lo sapessero, gli innamorati si tenevano per mano e insieme nuotavano nel sorriso che spandono le campane del paese. Non c’erano più angosce; si sentivano più leggeri di un santo, facevano i sogni dell...

GYULA

GIOVEDÌ, 23 GIUGNO 2011 GYULA Saluta a nome mio il partito e di’ che sono stato fedele e lo sono fino alla morte. Durante gli interrogatori non ho tradito nessuno. Mia moglie l’hanno uccisa a Ravensbruck e anch’io devo morire, ma muoio con ferma fede nella vittoria della nostra causa. [Biglietto consegnato a un compagno poco prima dell'esecuzione]. Gyula Alpari = Giornalista, socialista ungherese . Costretto ad espatriare in Cecoslovacchia prende parte alla organizzazione del Partito Comunista Cecoslovacco. E’ incaricato dal II Congresso della Terza Internazionale di dirigere il periodico dell’Internazionale stessa. Giustiziato dai nazisti il 17 luglio 1944.   ROMANZO 1917   [solamente le prime dodici righe]   Alle bianche fanciulle dietro i vetri cantando donne su un fiume di luna parve d’udire il silenzio d’un bacio. Ridevano laggiù come scendendo dalle terrazze in braccio ai marinai. Mio nonno s’ammalò nella camicia in una grande camicia di lana. ...

BOBO

MERCOLEDÌ, 22 GIUGNO 2011 BOBO Un ricco mercante aveva un figlio di nome Bobo, lo affidò a un dotto maestro perché gli insegnasse tutte le lingue. Terminati gli studi tornò a casa e una sera, mentre passeggiava con il padre, sentirono cinguettare i passeri. Io capisco cosa dicono disse il figlio al padre. Il maestro mi ha insegnato il linguaggio di tutti gli animali. Il padre si lamenta perché voleva che imparasse le lingue che parlano gli uomini, non quelle delle bestie! Ma le lingue degli animali sono le più difficili, e il maestro ha voluto cominciare da quelle. Un cane abbaia e il figlio dice che capisce cosa dice; così con le rane che cantano nel fosso. Il padre, pieno d’ira e convinto che sapere il linguaggio animale fosse una mala arte, chiamò due servi ordinando cosa dovevano fare. Al mattino i servi presero Bobo e partirono in carrozza. Dal nitrire dei cavalli capì che lo portavano alla morte per ordine del padre. Sentirono l’abbaiare del cane che correva dietro alla carro...

INTRIGO

Immagine
MARTEDÌ, 21 GIUGNO 2011 INTRIGO -lucertola- Dal momento che a Roma non c’è posto per i mestieri rispettabili, non c’è ricompensa per le fatiche, ed il patrimonio è oggi minore di ieri, ed inoltre domani raschierà via qualcosa agli esigui possessi, noi ci proponiamo di andare là dove Dedalo si spogliò delle sue ali stanche, finché recente è la nostra canizie, finché la vecchiaia è al suo primo manifestarsi ed è bene eretta…. Andiamocene via in esilio dalla patria! Vi rimangano coloro che sono capaci di volgere il nero in bianco, coloro per i quali non è causa di scrupoli prendere in appalto dallo Stato un tempio, fiumi, porti, la pulizia della cloaca, il trasporto di cadaveri alla tomba… e così offrire la propria persona al rischio della vendita sotto l’asta che segna la proprietà! Costoro un tempo suonatori di corno e costanti accompagnatori dei giochi nelle arene municipali e… gote gonfie per i paesi, sono loro a dare ora i giochi, ed ordinano di ammazzare per ottenere popolarità,...

BESTIA

  lunedì, 20 giugno 2011 BESTIA   La bestia s’era accorta di questi armeggii, di queste silenziose offerte di cibo. E sebbene avesse fame, diffidava. Sapeva che ogni volta che gli uomini cercavano d’attirarlo offrendogli cibo, capitava qualcosa d’oscuro e doloroso: o gli conficcavano una siringa nelle carni, o un bisturi, o lo cacciavano di forza in un giubbotto abbottonato, o lo trascinavano con un nastro al collo… E la memoria di queste disgrazie faceva una cosa sola col male che sentiva dentro di sé, col lento alterarsi d’organi che avvertiva, col presentimento della morte. E con la fame. Ma come se di tutti questi disagi sapesse che solo la fame poteva essere alleviata, e riconoscesse che questi infidi esseri umani gli potevan dare, oltre a sofferenze crudeli, un senso, di cui pur aveva bisogno, di protezione, di calore domestico, decise d’arrendersi, di prestarsi al gioco degli uomini: andasse poi come voleva. INDOVINA     L’ INDOVINELLO: CHI  ...

ISTRUZIONE

  domenica, 19 giugno 2011 ISTRUZIONE L’istruzione pubblica e gratuita, senza numeri chiusi, inizia all’età di tre anni. Tutte le materie dello scibile umano vanno insegnate, in particolare quelle classiche, fondamentali non solo per <aprire il cervello>, ma soprattutto per nutrire lo spirito; anche per le materie scientifiche, se mancasse la fantasia dello spirito, la sola curiosità e/o necessità non sarebbero sufficienti per nuove ricerche e nuove invenzioni e scoperte. L’insegnamento di tutte le religioni è importante, poi ognuno, potrà a maggior ragione, approfondire il Credo verso il quale si sente interessato o <chiamato>. Le risorse certamente non mancano: basta bandire la guerra, non produrre più le armi, sviluppare la coesistenza pacifica, avere atteggiamento e pratica fraterna nei e tra i popoli, cancellare l’egoismo, sviluppare atteggiamento empatico dei governanti non più potenti, ma umanamente umili e veramente grandi, al servizio dell’umanità; non comp...

ACORI

sabato, 18 giugno 2011 ACORI   Gli Acori, una popolazione che vive a sud-est di Utopia, avevano un re che era convinto, grazie a un matrimonio di secoli prima, di avere diritto a un altro regno. I suoi sudditi cominciarono una guerra durissima per conquistare la terra di cui il loro re reclamava il possesso. Vinsero e subito fu chiaro a tutti che quel paese era molto più difficile da governare che da conquistare. Vi pullulavano in continuazione germi di ribellione e costante era il pericolo di invasioni. Di conseguenza non si poteva mai smobilitare l’esercito, perché o si doveva combattere contro i nuovi sudditi ribelli o si doveva difendere il territorio dai nemici. Il denaro fuoriusciva senza sosta dalle casse dello Stato e i cittadini andavano in rovina e pagavano con la vita l’ambizione altrui. Le condizioni di vita erano in tempo di pace più sicure di quanto non lo fossero durante la guerra: l’immoralità dilagava a tal punto che le persone si ammazzavano a vicenda e ness...

SFACELO

  venerdì, 17 giugno 2011 SFACELO In Italia la cultura è ancora <<borghese>>, poiché la società è borghese. Contro questa cultura borghese si sono schierati molti dei letterati e dei pensatori italiani, ma non si può dire che la loro posizione sia del tutto chiara e la loro critica definitiva, in quanto, nati ed educati in una società borghese (e anzi per la maggior parte provenienti dalla piccola borghesia), conservano delle abitudini e delle attitudini che sono ancora borghesi. Del resto non si può pretendere da essi se non proprio questo atteggiamento <<critico>>, questo impegno di rinnovamento, che in sede polemica ha già dato molto, e in sede creativa, invece, è ancora molto incerto. Possiamo indicare tuttavia l’esistenza di una buona letteratura di <<denuncia>> contro i vizi e gli orrori della società borghese: intendo riferirmi soprattutto agli scrittori che si erano riuniti intorno al Politecnico di Vittorini, e che hanno scritto dei ...

MIRKA

giovedì, 16 giugno 2011 MIRKA Mimma cara, la tua mamma se ne va pensandoti e amandoti, mia creatura adorata, sii buona, studia ed ubbidisci sempre agli zii che t’allevano, amali come fossi io. Io sono tranquilla. Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino il dolore che do loro. Non devi piangere né vergognarti per me. Quando sarai grande capirai meglio. Ti chiedo una cosa sola: studia, io ti proteggerò dal cielo. Abbraccio con il pensiero te e tutti, ricordandovi, la tua infelice mamma. [Paola Garelli, anni 28, pettinatrice, Brigata SAP <<Colombo>>, Divisione <<Gramsci>>. Attività clandestina, collegamento, rifornimento viveri e materiali per le formazioni partigiane. Fucilata senza processo a Savona nel novembre 1944]. INCONTRO E sentivo che tu sentivi quel richiamo della nostra foresta: … se il vento fischiava ora fischia più forte… Un bacio ad ogni strofa sulle labbra entusiasma quello e questo entusiasmo. Contessa d...

SERVI

  mercoledì, 15 giugno 2011 SERVI   Un buon servo lo si riconosce da questo: egli ha cura degli interessi del padrone, provvede, dispone, si prefigge, quando il padrone è assente, di tutelarne gli interessi con lo stesso zelo che metterebbe se fosse presente lui, o anche meglio. Se ha un animo bennato, deve pensare piuttosto alla sua schiena che alla gola, più alle gambe che al ventre. Tenga presente quali ricompense danno i padroni ai loro schiavi, quando sono dei buoni a nulla, poltroni e disonesti: verghe, ceppi, macine, stanchezza a non finire, fame, un freddo pungente; così viene ripagata la poltroneria. Io ho una paura maledetta di questi malanni. Perciò sono fermamente intenzionato a far bene piuttosto che male; preferisco di gran lunga che mi si rifilino degli ordini, piuttosto che quelle odiose staffilate; la farina mi piace assai di più mangiarla che andarla a macinare. Perciò eseguisco gli ordini del padrone, lo servo con zelo e di buon grado; e mi trovo bene....

DIALETTICA

  martedì, 14 giugno 2011 DIALETTICA Dialettica è una parola nel cui nome si commettono molti errori; è anche misteriosa perché la si usa pensando a qualcosa di molto complicato e difficile. Invece, etimologicamente, il termine dialettica significa semplicemente: arte di discutere. In filosofia con la dialettica si indica un metodo di pensiero di grande precisione. Nella filosofia si può pensare utilizzando fondamentalmente due metodi: quello metafisico e quello dialettico. Il metodo metafisico si fonda sul principio di identità che significa la immobilità di ogni cosa che rimane sempre uguale a se stessa. Il metodo dialettico, invece, si fonda sul movimento: sul fatto che la realtà, il mondo, la vita, tutto è in continuo mutare. Per questo si capisce perché il metodo dialettico vada di pari passo con il materialismo. Questi due concetti, nella storia del pensiero, tardavano a unirsi, e questa unione avvenne con Marx ed Engels, dopo che Hegel aveva dato alla dialettica un grand...

SAVOIARDO

  lunedì, 13 giugno 2011 SAVOIARDO Ho una religione, la mia religione; e anzi ne ho più di loro, tutti quanti sono, con le loro commedie e le loro cialtronerie! Io adoro Dio, invece! Credo nell’Essere supremo, in un Creatore, qualunque esso sia, poco m’importa, che ci ha messi quaggiù per fare il nostro dovere di cittadini e di padri di famiglia; ma non sento il bisogno di andare in chiesa a baciare piatti d’argento e ingrassare di tasca mia una massa di buffoni che mangiano meglio di noi! Dio Lo si può onorare benissimo in un bosco, in un campo, o magari contemplando la volta celeste, come gli antichi. Il mio Dio, è il Dio di Socrate, di Franklin, di Voltaire e di Béranger! Sono per la professione di fede del vicario savoiardo e gli immortali principii dell’89! Perciò non voglio saperne di un Dio brav’uomo che fa la passeggiatina nel suo giardino col bastone in mano, alloggia i suoi amici nel ventre delle balene, muore lanciando un grido, e risuscita dopo tre giorni: cose assu...

STRILLONE

  domenica, 12 giugno 2011 STRILLONE   Mia madre disse che non ero abbastanza grande per girare nelle strade, ma io non potevo capire: non mi pareva di appartenere a un periodo della vita tutto particolare. Sapevo solo di essere vivo. Cominciavo a sentirmi inquieto e volevo andare in giro a far rumore. Volevo fare qualche cosa e vedere che cosa accadeva. Aspettai una settimana e poi tornai alla carica. Mio fratello mi disse che non potevo vendere i giornali perché dovevo almeno avere dieci anni. Una settimana dopo quando tornai a chiedere se potevo vendere i giornali ci azzuffammo. Un’ora dopo la zuffa mi disse che ne avrebbe parlato al signor York. Dichiarai che volevo cominciare a guadagnare. Una sera mio fratello mi disse che domani, quando uscivo di scuola, potevo andare all’ufficio dell’Herald. Entrai nell’ufficio attiguo alla rotativa che stava facendo rapidamente le linde copie dell’edizione della sera. Era uno spettacolo bellissimo. Non avevo mai visto niente di ...