SAVOIARDO
lunedì, 13 giugno 2011
SAVOIARDO
Ho una religione, la mia religione; e anzi ne ho più di loro, tutti quanti sono, con le loro commedie e le loro cialtronerie! Io adoro Dio, invece! Credo nell’Essere supremo, in un Creatore, qualunque esso sia, poco m’importa, che ci ha messi quaggiù per fare il nostro dovere di cittadini e di padri di famiglia; ma non sento il bisogno di andare in chiesa a baciare piatti d’argento e ingrassare di tasca mia una massa di buffoni che mangiano meglio di noi! Dio Lo si può onorare benissimo in un bosco, in un campo, o magari contemplando la volta celeste, come gli antichi. Il mio Dio, è il Dio di Socrate, di Franklin, di Voltaire e di Béranger! Sono per la professione di fede del vicario savoiardo e gli immortali principii dell’89! Perciò non voglio saperne di un Dio brav’uomo che fa la passeggiatina nel suo giardino col bastone in mano, alloggia i suoi amici nel ventre delle balene, muore lanciando un grido, e risuscita dopo tre giorni: cose assurde in se stesse e contrarie completamente a tutte le leggi della fisica; ciò che ci dimostra, incidentalmente, come i preti siano sempre rimasti a imputridire in un’ignoranza torpida, nella quale si sforzano di immergere, con loro, le popolazioni.
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