ARIA

 

lunedì, 6 giugno 2011

ARIA

L’intelligenza, in uno stadio culturale poco sviluppato, sembra preoccuparsi soprattutto di due categorie di fenomeni biologici: in primo luogo, tutto ciò che costituisce la differenza tra un corpo vivente e un corpo morto, la causa della veglia, del sonno, della morte, della malattia, e in secondo luogo, la natura delle forme umane che appaiono nel sogno e nelle visioni. Di qui l’induzione che in ogni uomo esiste un principio vitale e un fantasma. L’uomo primitivo, per darsi una ragione di fenomeni quali il sonno, la morte, il sogno, le estasi, le visioni, sarebbe arrivato alla concezione di un secondo elemento vitale, separato dal corpo, dotato di una vita indipendente: la sua anima, il suo doppio, che può abbandonare non solo momentaneamente ma anche una volta per sempre dal corpo. Questo elemento vitale è stato di volta in volta identificato con il respiro, con il fiato, con il soffio; ma può anche trovarsi nel polso, nel cuore, nel fegato, nell’occhio e in vari altri organi. Questo dualismo iniziale sarebbe poi stato esteso per analogia ad altri esseri ed anche a soggetti inorganici. Gli animali, le piante, i corpi celesti sarebbero stati successivamente animati da spiriti, proprio come si riteneva fosse avvenuto per l’uomo; la stretta dipendenza del primitivo dai fenomeni della natura avrebbe infine fatto sorgere l’idea di spiriti buoni, cioè utili, e di spiriti cattivi, cioè nocivi. Insieme con la religione, sarebbe così nata anche la morale. Questa concezione, che per il suo semplicismo intellettualistico era subito apparsa plausibile agli antropologi e ai sociologi della seconda metà del secolo diciannovesimo, contiene naturalmente molti elementi validi, ma è del tutto fuori strada quando pretende di poterci spiegare l’origine, la nascita del sentimento religioso.

INDOVINA L’INDOVINELLO:
 
CHI HA SCRITTO
 
QUESTA TEORIA?

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NUOVI PAESAGGI
Non nelle apparenze 
di un fisico distrutto
e neppure alla vista 
di due occhi smorti
o di una bocca senza sorriso 
l’ombra di una vita 
che esigeva esser vissuta 
può ritornare ad essere 
quella che per essere tutto dette.
Ieri mi dico… 
Ecco: Lontano galleggiava fluttuando.
Meccanismi perfetti delle umane scoperte 
gettano segnalazioni, rilievi, ordini.
E il non meccanismo uomo 
mai a stregua di macchina si adatta 
ché già nel vecchio superando periodo 
lotta cosciente-rabbia-contro sfruttamento 
per non essere morto pur vivendo. 
Ma vi era la prima conquista 
Come damigella vede la Luna 
Serva pure nell’imbellettarsi 
Feudo dalle alte torri delle megalopoli. 
A quell’Icaro che per sfuggire 
all’intricata realtà da battere e cambiare 
dimenticò se stesso all’infuori dagli altri 
giusta fu la morte albagica. 
Ma alla scienza che ricerca 
rinnovate la penna e le idee 
e l’essere sia per l’essere! 
Coscienze che si aprono…
Mentalità che ragionano…
Strette di mano fraterne. 
E nella lotta di pace 
conquista di umana civiltà
nuovi paesaggi palpitano
all’umano tocco rinnovatore. 
O Esseri che lassù
ancora state a guardare 
sforzatevi un po’ anche voi! 
Siamo troppo addietro nel 1971?
-Renzo Mazzetti-

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