COLONIA BIS
martedì, 31 agosto 2010 COLONIA BIS Il treno procedeva veloce, con la sua musica monotona scandiva i chilometri; si sentivano i cambiamenti di melodia per gli scambi, accompagnati da scosse laterali che ci facevano sbattere assieme con le spalle dei vicini e, da cupi fruscii, quando si entrava nelle gallerie che, da cupi, diventavano acuti quando si usciva, con la sensazione uditiva di quando si riemerge dopo un’immersione che ci tappiamo le narici e si spinge per liberare gli orecchi dall’acqua. BELLA CIAO Si cantava in allegria intramezzando con gridi di sorpresa quando, improvvisamente, lo sguardo si illuminava sperdendosi nell’azzurro dell’infinito mare che, subito, di nuovo, scompariva alla nostra vista entrando nel buio di un’ altra galleria, poi riappariva e poi rispariva, alternandosi alle entrate nelle numerose gallerie. Andavamo a Follonica, al mare, in colonia. Da bambini colonia significava vacanza, mare, gioia e divertimento, dimenticare la scuola con l’assillo dei...