ZERO BIS

domenica, 22 agosto 2010

ZERO BIS

Socialismo è una bella parola, e a quanto so nel socialismo tutti i membri della società sono eguali, nessuno è più in alto e nessuno più in basso. Nel corpo umano la testa non ha maggior valore perché si trova alla sommità del corpo, né le piante dei piedi hanno minor valore perché toccano la terra. Come sono eguali i diversi organi del corpo umano, così sono eguali i membri della società. Questo è il socialismo. In esso il principe e il contadino, il ricco e il povero, il datore di lavoro e il lavoratore sono tutti allo stesso livello. In termini di religione, nel socialismo non esiste dualismo. Tutto è unità. Se si guarda alle diverse società esistenti nel mondo si vede soltanto dualismo e pluralità. L’unità brilla per la sua assenza. Un uomo si trova in alto, un altro in basso, uno è indù, un altro è un musulmano, un terzo è cristiano, un quarto è un parsi, un quinto un sik, un sesto un ebreo. E in ogni gruppo vi sono ulteriori suddivisioni. L’unità che io concepisco è una unità perfetta pur nella pluralità delle convinzioni. Per raggiungere questa condizione non dobbiamo guardare alle cose con un atteggiamento sofistico e dire che non bisogna far nulla fino a che tutti non sono stati convertiti al socialismo. Se non mutiamo la nostra vita possiamo fare discorsi, formare partiti e, come degli avvoltoi, afferrare la preda quando ci giunge a tiro. Ma questo non è socialismo. Quanto più considereremo il socialismo come una preda da afferrare, tanto più ci allontaneremo da esso. Il socialismo inizia con la prima conversione. Se vi è un uomo che crede nel socialismo, si possono aggiungere degli zeri a quell’uno, e il primo zero conterà per dieci, e ad ogni zero aggiunto si avrà un valore dieci volte superiore a quello precedente. Se invece si inizia con uno zero, se in altre parole nessuno inizia, la moltitudine di zeri darà sempre come risultato zero. Il tempo e la carta impiegati a sommare zeri saranno sprecati. Questo socialismo è puro come un cristallo. Esso dunque per essere raggiunto richiede mezzi altrettanto puri. Mezzi impuri producono in fine impuro. Il principe e il contadino non vengono resi eguali dalla decapitazione del principe, né le decapitazioni possono servire a rendere eguali i datori di lavoro e i lavoratori. Non si può raggiungere la verità con la falsità. Soltanto con una condotta libera da ogni falsità si può raggiungere la verità. La non-violenza e la verità sono o no due cose simili ma distinte? La risposta è un categorico no. La non-violenza è compresa nella verità e viceversa. Per questo è stato detto che sono le due facce di una stessa moneta. Sono inseparabili l’una dall’altra. Se si guardano le due facce di una moneta si vedranno figure e iscrizioni diverse, ma il valore della moneta è sempre lo stesso. Questo stato di beatitudine è irraggiungibile senza una perfetta purezza. Se nello spirito o nel corpo si hanno delle impurità, si avranno dentro di sé falsità e violenza. Dunque soltanto i socialisti seguaci della verità, non-violenti e puri sono in grado di edificare una società socialista in India e nel mondo. A quanto so nel mondo non vi è nessun paese in cui vi sia un vero socialismo. Senza il ricorso ai mezzi descritti la creazione di una simile società è impossibile. M.K. GANDHI

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 IL GIORNALE DEI GATTI
 I gatti hanno un giornale
 con tutte le novità
 e sull’ultima pagina
 la “Piccola pubblicità”.
 “Cercasi casa comoda
 con poltrone fuori moda:
 non si accettano bambini
 perché tirano la coda”.
 “Cerco vecchia signora
 a scopo compagnia.
 Precisare referenze
 e conto in macelleria”.
 “Premiato cacciatore
 cerca impiego in granaio”.
 “Vegetariano, scapolo,
 cerca ricco lattaio”.
 I gatti senza casa
 la domenica dopopranzo
 leggono questi avvisi
 più belli di un romanzo:
 per un’oretta o due
 sognano ad occhi aperti,
 poi vanno a prepararsi
 per i loro concerti.
 -Gianni Rodari- 

VEDI:

CHE FILM! BIS


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