L’ALUNNO BIS
giovedì, 19 agosto 2010
L’ALUNNO BIS
Renzino
Il grembiulino nero, il bavero bianco inamidato, il fiocco
rosso, la cartella: ecco, lo scolaro è pronto. La mamma avvolge con lo sguardo
attento tutto il bambino, gli posa un bacio sulla guancia destra ed apre la
porta. La giornata si presenta bella: il tiepido sole del tre marzo si è
levato, qualche nuvola nella foschia non pretende nulla, l’aria non è fredda.
Il bambino si incammina, a metà percorso bussa alla porta di Marco, insieme
camminano verso la scuola elementare. Dopo aver fatto l’appello, oggi parliamo
del Risorgimento italiano, preparate il quaderno e la penna per essere pronti a
scrivere il numero di pagina del sussidiario che, via via, durante la
spiegazione vi dirò, così, a casa, studierete la lezione per conto vostro. Il
Risorgimento avviene nel periodo degli anni 1820-1870. Le idee di uguaglianza e
di libertà che si erano affermate durante la Rivoluzione Francese si
divulgarono anche in Italia per opera dei molti patrioti seguaci della
Carboneria e di Giuseppe Mazzini. Tutti gli italiani, purtroppo cittadini di
stati diversi, pensavano di avere il diritto alla libertà di parola, di stampa e
di opinione, all’indipendenza dalla dominazione straniera, all’unità del
territorio italiano dalle Alpi alla Sicilia. Per raggiungere appunto l’unità e
l’indipendenza dall’Austria i patrioti dovettero combattere alcune guerre negli
anni compresi tra il 1848 e il 1870. Vi furono varie tappe che portarono verso
l’unità d’Italia. A casa studierete la prima guerra d’indipendenza dalla pagina
90 alla pagina 96, avete scritto? Sì… bene! Continuiamo. Nel 1848 scoppiano
insurrezioni in tutta l’Europa, i patrioti, ovunque, chiedono la Costituzione.
Il 17 marzo i veneziani insorgono, liberano i patrioti dalle prigioni e
scacciano le truppe austriache da Venezia. Il 18 marzo i milanesi costruiscono
barricate per le strade e riescono a scacciare le truppe austriache dalla città
, sono famose le cinque giornate di Milano delle quali vi parlerò in una
prossima lezione. Carlo Alberto di Savoia porta il suo aiuto ai patrioti
lombardi che combattono contro l’Austria e inizia la prima guerra
d’indipendenza però, dopo alterne vicende, la guerra tra Piemonte ed Austria si
conclude con la sconfitta dei piemontesi. L’Austria vittoriosa torna a dominare
su Veneto e Lombardia; in tutti gli stati italiani i vari principi ritirano la
Costituzione concessa. In Piemonte, il nuovo sovrano Vittorio Emanuele II
mantiene lo Statuto Albertino concesso dal padre. Negli anni successivi,
compresi tra il 1849 ed il 1859, il piccolo stato del Piemonte si rafforza
economicamente e militarmente; conclude l’alleanza con Napoleone III imperatore
di Francia, per opera del primo ministro Cavour, in vista… la maestra smette di
parlare perché la porta dell’aula si è aperta: è entrato Virgilio, un vicino
che abita nell’appartamento sopra al suo, parla brevemente con la maestra che
guarda, con sguardo profondo, triste e con un principio di lacrima; l’alunno si
ritrova seduto sulla canna della bicicletta con Virgilio che pedala verso casa.
Lungo la strada la gente alla finestra e sul marciapiede guarda silenziosa.
Sull’uscio l’abbraccio della mamma, mentre le sue lacrime bagnano il viso,
l’alunno sente dire il babbo… la casa piena dei vicini, lo zio Nello e la nonna
Maria gli prendono la cartella di mano, gli sciolgono il fiocco rosso, gli
tolgono il colletto bianco, gli sbottonano il grembiulino nero, gli mettono una
maglia grigia a righe bianche. Entra una bara, viene sistemata sopra il nudo
letto, viene tolto il coperchio e appoggiato alla parete. E lì dentro il babbo
con la testa fasciata, gli occhi chiusi, disteso, rigido, immobile. Tra i
mormorii delle preghiere delle donne: …partire per lavorare … e…. che
disgrazia… che disgrazia…
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