DISEGNO
domenica, 28 febbraio 2010 DISEGNO E’ stata e resta una politica che rifiuta le comode semplificazioni, che respinge le superficialità, che condanna la vaniloquenza, che cerca di evitare le mode e i luoghi comuni e, quindi, che ha sempre combattuto innanzitutto nelle sue stesse file, e poi nella società, l’estremismo parolaio, il populismo demagogico, l’anticlericalismo becero. In tal senso la politica dei comunisti italiani, per chi la conduce, come per chi solamente decide di aderirvi, è una politica Scomoda, che richiede capacità di ragionamento, costante sforzo di comprensione, impegno quotidiano, e rifugge da fuochi di paglia e da manifestazioni puramente esteriori. Questo, continuava Berlinguer, come già ben sapevano Gramsci e Togliatti, impone un cammino aspro, non facile, ma ci rende ancora più credibili rispetto a chi comunista non è, e ci fa essere più capaci di conquistare sempre nuove e serie forze. Ma ecco dove volevo arrivare. Aderire al modo stesso dei comunist...