ANTENORA
martedì, 23 febbraio 2010
ANTENORA
Nella seconda zona di Cogito, nell’ultimo cerchio infernale,
dove sono puniti i traditori della patria o del proprio partito, troviamo la
denunzia spietata, invelenita del sommo poeta. La pena non cancella il peccato
ma lo perpetua nel paesaggio con precipizi e strapiombi, rocce selvagge e
dirupi, fiumi rossi di sangue, paludi coperte di vapori spessi, foreste spettrali
di alberi contorti, deserti sterminati di sabbia, immense distese di ghiaccio,
aria morta, buio greve e perpetuo che cancella il tempo. Le orride
rappresentazioni dell’inferno riproducono quelle della terra: natura privata
per sempre con crudeltà della sua vita, spogliata della sua bellezza, i
sentimenti, bellezza e vita vivono in negativo in un cupo capovolgimento,
creano il terrore. Nel fondo dell’inferno si raduna il male di tutto il mondo,
e, nell’aggiornare il Cogito, Antenora,
per i nomi, moderni, famosi, potenti, di coloro che, tradendo il proprio
partito ne hanno cambiato il nome, la natura, gli scopi, cucendosi addosso,
ogni volta, l’abito, è diventata enorme.
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LA CASA DELLA FAMA
C’è un luogo al centro del mondo, fra terra e mare
e le piaghe celesti, il confine tra questi tre regni,
dove si vede tutto quello che accade, per quanto lontano,
e qualunque voce arriva ad orecchie aperte.
E’ il luogo della Fama, che si è scelta la casa in cima,
e vi ha aggiunto innumerevoli ingressi e pertugi,
e non ha chiuso lo spazio con nessuna porta.
E’ aperta giorno e notte ed è tutta in bronzo sonoro;
freme tutta, riporta le voci e raddoppia ciò che ha sentito.
Non c’è mai pace dentro, non c’è silenzio da nessuna parte,
ma neppure grida, bensì sussurri a bassa voce,
come le onde del mare, se le si ascolta
da lontano, o come gli ultimi tuoni
quando Giove fa risuonare le nubi nere. Una folla
occupa l’atrio: popolo evanescente, va e viene,
e mille voci false vagano intorno assieme alle vere,
mille parole confuse rotolano intorno.
Alcune riempiono di discorsi le orecchie vuote,
altre portano altrove il racconto, e si accresce
la misura del falso, perché ognuno aggiunge qualcosa
a ciò che ha sentito. Lì abita la Credulità e l’imprudente
Errore, la Gioia vana e i Timori smarriti,
La Sedizione recente e le Chiacchiere di autore incerto.
Lei stessa vede quello che avviene in cielo,
in terra e in mare, e indaga per tutto il mondo.
-OVIDIO-
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