VIRUS CULTO PERSONALISMI
lunedì, 31 agosto 2020
VIRUS CULTO PERSONALISMI
Quello che penso scrivo
E’ una espressione naturale
Eppure nulla è dopo scontato.
Osservate ascoltate pensate
Visioni suoni pensieri
Falsità manipolazioni false luci.
-Renzo Mazzetti- (26 Agosto 2020).
VIRUS CULTO PERSONALISMI
Premesso che comunista è colui che è titolare di un diritto e partecipa al godimento di diritti umani in comunione con gli altri, il Partito Comunista Italiano (PCI) lottava unito per tanti altri diritti particolari, (escluso quello dell’uso della forza per lo sfruttamento della debolezza), lottava per il diritto alla casa per tutti e voleva costruire edifici popolari per dare un tetto a tutti coloro che non potevano permettersi una casa di proprietà. La propaganda dei reazionari: i comunisti vi toglieranno la vostra casa e le vostre proprietà e in Russia mangiano i bambini. Ai tempi del mortale virus mondiale 2020 i cinesi venivano accusati di violare privacy e di mangiare: pipistrelli, topi ed altri animali, ma, gli occidentali: quanti tipi diversi di animali mangiavano e quanti diritti negavano ad ogni singolo privato più debole o sfortunato? Quanti crimini e quanti suicidi per motivi economici nella “civiltà occidentale”? Suicidato il PCI, troppi partiti comunisti. (TSO) trattamento sanitario obbligatorio, oppure la presa di coscienza che la fede nello stesso Ideale suscita lo spirito fraterno egualitario libertario, e non più la bassa strumentalizzazione della Falce e Martello in campo rosso, perchè tutto ciò non è la stessa fede e non è lo stesso Ideale, ma è qualcosa di altro, di inconsapevole e/o consapevole virus culto personalistico acumunistico, aclassista. Il successo del PCI fu l’unità e la partecipazione di massa e in ogni livello dirigenti operai lavoratori del braccio e della mente, artisti e intellettuali veramente critici, credenti altruisti. (Ricordo da un racconto di Ariella).
C’erano una volta i comunisti
che lavoravano per una maggioranza democratica,
per una lotta più coerente
per l’unione di tutte le forze politiche dei lavoratori
per operare profonde trasformazioni
nella struttura politica ed economica della società.
Il Pci, elaborava e affinava la sua strategia,
sottolineando il legame tra il momento della lotta
per la democrazia e la prospettiva socialista.
La necessità di profonde trasformazioni
a carattere socialista in Italia
era da tempo all’ordine del giorno
e che,
l’instaurazione di stretti legami tra lotta per la democrazia
e lotta per il socialismo
restava il problema centrale del partito.
Poi,
senza più un giornale, settimanali, riviste,
case editrici, scuole di partito, case del popolo,
sezioni sin nei piccoli paesi e borghi,
cellule nei posti di lavoro e di studio,
si trovarono dispersi, smarriti, divisi,
vaganti e rimbambiti incontro all’estinzione,
senza una ragione né perché.
Sabotaggio e ignoranza,
inettitudine e degenerazione dei vecchi dirigenti,
presunzione dei nuovi
nell’egocentrica manìa di grandezza personale
e/o egoistico inetto sporco tornaconto.
Eppur,
a distanza di tempo dalla folle avventura Occhettiana,
e all’evidente fallimento della “svolta della Bolognina”,
la criminale presunzione ancor non ammette errore, l’orrore.
Senza i comunisti l’Italia non è migliorata.
Il fallimento economico con l’imbarbarimento
si diffonde e impaurisce i disoccupati e i lavoratori
e tutti sono sempre di più abbandonati nella loro disperazione.
I giovani,
senza la gioia della lotta,
sono senza presente né futuro.
-Renzo Mazzetti Bicefalo- (6 Novembre 2020).
categoria: fantascienza filosofia, ironia, poesia.
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