IL COGLIONE E VEDERE
sabato, 28 novembre 2015
IL COGLIONE E VEDERE
Vedere significava rendersi conto delle ragioni evidenti o nascoste di una situazione. Poi venne Opinione che era una qualsiasi credenza non ancora sottoposta ai criteri della verifica o della dimostrazione. Credenza, invece, era ammettere un pensiero non per via intellettiva. “Diciamo le cose come stanno, non come vorremmo che fossero” (disse un reazionario alla televisione). Oddio, Karl Marx vive! Punti di vista, opinioni, tempo perso come il TG 3 toscano che ripeteva i titoli in coda? Tempo forse era ancora la successione illimitata degli attimi in cui si svolgeva il divenire e provocava ansietà? Nel considerare che ogni cosa aveva un inizio ed una fine, come si poteva comprendere l’impalpabile misura di qualche cosa che non aveva né inizio né fine come uno spirito libero? Nessun orologio, se pur della massima precisione, poteva dare certezza di vivere, tutto dipendeva dalla qualità e dalla consapevolezza di essere e, soprattutto, di come essere. Nel tempo perso Prèvert, rivolgendosi al compagno Sole, domandava: “che sia un po’ da coglione regalare una giornata come questa ad un padrone?”. Assurdo? Come lo fu o lo sarà un libero governo di liberi lavoratori? (Ricordo da un racconto di Vasco).
Vedi :
ARIA DI CORPO FRITTA (7 novembre 2015)
MATEMATICO PUNTO DI VISTA (19 novembre 2013)
PUBBLICA OPINIONE (28 novembre 2012)
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