FAVOLEGGIARE
giovedì, 26 settembre 2013
FAVOLEGGIARE
C’era una volta un cavaliere nominato da un capo della repubblica monarchica…….. c’è un cavaliere senza cavallo e senza armatura ……. non carica con la lancia …….. non colpisce con la spada ……. sfugge la punizione con la forza della sua potenza …….. commosso dai proclami dei fedeli seguaci …………….. fiducioso degli onorevoli voti ………….. impavido attende. Vituperoso vilipendio del popolo si afferma il potere, che, ancora una volta, sfacciatamente (e lo recita il governante osannante): il denaro non ha frontiere e la giustizia non ha nome. L’interesse superiore delle società mondiali a rischio contenuto per i profitti sulle percentuali delle azioni di mercato intraprese in rapporto al prodotto interno lordo, lo esige. La spugna cittadina emana la stilla, l’ultima? L’esperto d’economia: ancora …… ancora ……. E’ il Mercato. E’ la Libera Concorrenza. Il saggio silenzioso affranto pensa: arbitrio! ….. sopruso! …… inganno!. Quale sarà il segno risolutivo per scacciare il demone? La vipera, sopravvissuta con tutto il suo veleno con le sembianze di sorridente margherita, si dondola sull’altalena tra i cupi tronchi della quercia e dell’olivo. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
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