GORKI E PALESTINA LIBERA

GORKI E PALESTINA LIBERA

(Ricordo da un racconto di nonna Teresina)

Albertino, fatto l'appello, dice che Giancarlo è assente giustificato perché è stato catturato dalla polizia durante la manifestazione contro il genocidio dei palestinesi. Poi prende un libro e legge: Noi affermiamo l'autentico umanesimo del proletariato rivoluzionario, l'umanesimo della forza chiamata dalla storia a liberare tutto il mondo dall'avidità, dall'invidia, dalla violenza, dalla stupidità, da tutte le mostruosità che hanno sfigurato gli uomini. Noi vogliamo porre le premesse per l'avvento di una società di uomini felici in cui il godimento del benessere economico sia congiunto ad un esuberante rigoglìo di energie spirituali. Questo scriveva Massimo Gorki molti anni fa e non è superato, è attuale. Gorki, dice Albertino, mi crea il clima, e fa una curiosa risatina, e prosegue: per conoscere, conoscersi, sviluppare il ragionamento critico è indispensabile il duro studio complesso e approfondito, è indispensabile lo studio delle materie classiche e della Storia e Geografia per combattere contro l'ignoranza e contro i falsificatori della Storia e Geografia. Ma, purtroppo, proprio con la semplificazione dell'istruzione pubblica, la mentalità arretra agli oscuri tempi del colonialismo. Oggi si arretra nel quotidiano colonialismo con la guerra contro i civili palestinesi e le democrazie degenerate ne sono colpevoli complici. Poi, amaramente commenta: Anziché arrestare i provocatori violenti se la prendono sempre con il pacifico manifestante come Giancarlo che è stato arrestato solo perché sventolava la bandiera palestinese. Albertino guarda l'orologio e dice che si è fatto troppo tardi. Per lezione a casa fate la prosa, la esegesi scritta della poesia "Lode del dubbio" di Bertolt Brecht; è gradita una vostra approfondita analisi con libero commento particolarmente ai versi: "Ma d'ogni dubbio il più bello è quando coloro che sono senza fede, senza forza, levano il capo e alla forza dei loro oppressori non credono più!". Compagne e compagni buonanotte.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 20 Ottobre 2025 h.17,35)



LODE DEL DUBBIO
Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con rispetto chi
come moneta infida pesa la vostra parola!
Vorrei che foste accorti, che non deste
con troppa fiducia la vostra parola.
Leggete la storia e guardate
in fuga furiosa invincibili eserciti.
In ogni luogo
fortezze indistruttibili rovinano e
anche se innumerabile era l'armata salpando,
le navi che tornarono
le si poté contare.
Fu così un giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
e giunse una nave alla fine
dell'infinito mare.
Oh bello lo scuoter del capo
su verità incontestabili!
Oh il coraggio medico che cura
l'ammalato senza speranza!
Ma d'ogni dubbio il più bello
è quando coloro che sono
senza fede, senza forza, levano il capo e
alla forza dei loro oppressori
non credono più!
Oh quanta fatica ci volle per conquistare il principio!
Quante vittime costò!
Com'era difficile accorgersi
che fosse così e non diverso!
Con un respiro di sollievo un giorno
un uomo nel libro del sapere lo scrisse.
Forse a lungo là dentro starà e più generazioni
ne vivranno e in quello vedranno un'eterna sapienza
e spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
Ma può avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
che quella tesi scuotano. Il dubbio si desta.
E un altro giorno un uomo dal libro del sapere
gravemente cancella quella tesi.
Intronato dagli ordini, passato alla visita
d'idoneità da barbuti medici, ispezionato
da esseri raggianti di fregi d'oro, edificato
da solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
un libro redatto da Iddio in persona,
erudito da impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
che questo mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
nel tetto della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
Veramente gli è difficile
dubitare di questo mondo.
Madido di sudore si curva l'uomo
che costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.
Ma sgobba madido di sudore anche l'uomo
che la propria casa si costruisce.
Sono coloro che non riflettono, a non
dubitare mai. Splendida è la loro digestione,
infallibile il loro giudizio.
Non credono ai fatti, credono solo a se stessi.
Se occorre, tanto peggio per i fatti.
La pazienza che han con se stessi
è sconfinata. Gli argomenti
li odono con gli orecchi della spia.
Con coloro che non riflettono e mai dubitano
si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
Non dubitano per giungere alla decisione, bensì
per schivare la decisione. Le teste
le usano solo per scuoterle. Con aria grave
mettono in guardia dall'acqua i passeggeri di navi che affondano.
Sotto l'ascia dell'assassino
si chiedono se anch'egli non sia un uomo.
Dopo aver rilevato, mormorando,
che la questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
La loro attività consiste nell'oscillare.
Il loro motto preferito è: l'istruttoria continua.
Certo, se il dubbio lodate
non lodate però
quel dubbio che è disperazione!
Che giova poter dubitare, a colui
che non riesce a decidersi!
Può sbagliare ad agire
chi di motivi troppo scarsi si contenta!
Ma inattivo rimane nel pericolo
chi di troppi ha bisogno.
Tu, tu che sei una guida, non dimenticare
che tale sei, perché hai dubitato
delle guide! E dunque a chi è guidato
permetti il dubbio!
-Bertolt Brecht-

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.








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