SINISTRA UGUALE DESTRA
SINISTRA UGUALE DESTRA
(Ricordo da un racconto di Maya)
Nei tempi neri triviali, un democratico di sinistra chiedeva la carcerazione per coloro che protestavano contro lo stato di cose presente. Non era un democratico di sinistra quel pubblico amministratore toscano trivialone che, di fronte alla delinquenza diffusa, chiedeva risorse per ingaggiare poliziotti armati. Quell'amministratore democratico non di sinistra ritornava indietro nel tempo in cui i poveri malati di mente venivano considerati dei delinquenti da rinchiudere in galera, da torturare nei manicomi a seguito di provvedimenti repressivi per ordine del ministro degli interni. Così, per contrasti tra nazioni, non si doveva rispondere con la guerra ma con il disarmo e con il ragionato dialogo risolvere i problemi, per non causare ancora più odio, più morti e più distruzioni; così, all'interno del paese non si doveva seminare odio né fare morti né feriti né carcerati né distruzioni, ma risolvere i problemi di sicurezza e di ordine pubblico con misure di carattere sociale e con lavori pubblici contro il degrado urbano. Per curare il disagio delle persone malavitose, smarrite, sfortunate, deboli, disperate, si dovevano creare lavori di pubblica utilità e scuole di ogni ordine e grado aperte a tutti senza alcuna soglia discriminatoria. Istruzione pubblica retribuita, perché studiare è un difficile lavoro, che contribuisce alla grandezza dell'intelligente popolo operoso. Come mai per costruire la felicità della vita, per fare il bene i soldi non c'erano mai e affamavano il popolo? Come mai per comprare le armi, uccidere, distruggere tutte le cose e fare il male i soldi c'erano sempre tanti?
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 19 Settembre 2024 h.17,31)
VEDI: NAZIFASCISTI GUERRAFONDAI EVERSIVI
LA
CONCORRENZA
(Ricordo da un racconto di nonna Teresina)
Albertino inforca gli occhiali e inizia a leggere:
La concorrenza è un mezzo per assicurare il lavoro?
Che cos'è la concorrenza per i lavoratori?
E' il lavoro messo all'incanto.
Un impresario ha bisogno di un operaio: tre si presentano.
Quanto volete per il vostro lavoro? Tre franchi: ho moglie e dei
bambini.
Bene, e voi? Due franchi e mezzo: non ho figli, ma ho moglie.
E voi? Due franchi mi basteranno: sono solo. A te dunque la
precedenza.
E' fatto: il mercato è concluso.
Che accadrà dei due proletari esclusi?
Si lasceranno morire di fame, bisogna sperarlo.
Ma se diventassero ladri?
Non temete: abbiamo dei gendarmi.
E assassini? abbiamo il carnefice.
Quanto al più fortunato dei tre, il suo trionfo non è che
provvisorio.
Se arriva un quarto lavoratore, così robusto da digiunare una volta
ogni due giorni,
la china del ribasso raggiungerà il fondo: nuovo paria, nuova
recluta per la galera, forse!
Si dirà che questi orribili risultati sono esagerati; che sono
possibili, in ogni caso,
soltanto quando i posti non sono sufficienti per tutte le braccia che
vogliono essere occupate? Domanderò, a mia volta, se la concorrenza
porta per caso in sé
di che impedire questa sproporzione omicida. Compagno! -interrompe
Eligio-
è la stessa cosa del trattato di libero scambio con gli Usa? Certo!
-risponde Albertino-
le nostre regole per la tutela della salute dovranno abbassarsi a
livelli pericolosi
e saremo invasi da merci di basso prezzo ma di poco valore; riprende
a leggere:
La concorrenza per il popolo è un sistema di sterminio,
essa non è dunque che un procedimento industriale
per mezzo del quale i proletari sono costretti a sterminarsi a
vicenda;
poi, -guarda l'orologio e chiude il libro- per mercoledì studiate:
Organizzazione del lavoro a pagina 311 di Blanch
e fate la prosa della poesia "HEGEL, Epigramma"
a pagina 489 degli scritti politici giovanili di Marx.
Buonanotte.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 28 Novembre 2016 h.11,17)
HEGEL,
EPIGRAMMA
I
Poiché ho scoperto il sublime e ho colto meditando il profondo,
sono tronfio come un dio, mi ammanto nelle tenebre come lui.
A lungo ricercai e mi affaticai sul mare agitato del pensiero
ed ecco trovai il Verbo, cui mi tengo saldamente aggrappato.
II
Parole io insegno, ingranate in un meccanismo dannatamente
confuso:
ognuno poi le ripensi come meglio gli pare.
Almeno non sarà più stretto da pastoie soffocanti,
poiché, come nel rombo di una cascata, che da un dirupo scroscia,
il poeta si finge parole e pensieri dell'amata,
e quanto egli stesso si finge gli appare reale, e ciò che sente
ricrea,
così può chiunque succhiare il dolce nettera della sapienza.
In verità io tutto vi dico, poiché vi ho detto un bel nulla!
III
Kant e Fichte vagabondavano volentieri fra le nuvole:
cercavano lassù un paese lontano.
Io invece cerco soltanto di afferrare destramente
quanto ho trovato per la strada!
IV
Ci sian questi epigrammi perdonati,
se cantiamo di saggi fatali:
abbiamo studiato alla scuola di Hegel,
della sua estetica ancor non ci siamo...
purgati.
-Kark Marx-
VEDI: EPPUR SI MUORE (RACCOLTA DI POESIE)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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