PANNOLINI E PANNOLONI
PANNOLINI E PANNOLONI
Quando conquisto il potere elimino la tassa IVA (Imposta Valore Aggiunto) sui pannoloni, disse il vecchio rincoglionito. Perché? domandò un giornalista. Il vecchio rispose: Il furbo madre governante la tolse sui pannolini. (Ricordo da un racconto di Pallino).
CONFLITTO D'INTERESSI
(Ricordo da un
racconto di Ariella)
“Dall'antichità
abbiamo memoria delle stragi,
da quelle degli
innocenti alle vendette feroci;
nella quasi
totalità, o distorte e volutamente nascoste,
oppure
totalmente dimenticate; la memoria orale è la più fragile,
quando, insieme
ai corpi, vengono uccise, strozzate nelle gole le parole,
per evitare,
anche così, di non meditare, di non studiare, di non ricercare.
Cosa il
cervello deve ragionare, con una mano sulla coscienza,
l'altra sulla
fronte e la terza sul cuore?
Pensiamo.
Quanti giudici
hanno sentenziato nel pieno dei conflitti
dei propri
intimi e personali interessi?
Pensiamo.
Tante decisioni
odierne a quei giudici non debbono,
in nessun caso
e in nessun modo, essere messe in mano.
Non crediate
che, visto i passati, le sentenze emesse siano imparziali.
Non erano
imparziali quelle sentenze emesse rivolte ai loro portafogli?
Allora?
Su certe
questioni, prime fra tutte sono le retribuzioni,
pensioni e
simili pagamenti, definiti furti di privilegi.
Allora?
L'indagato e il
finanziariamente perseguito per il crimine di privilegio,
non può essere
lo stesso che svolga il ruolo di controllo,
controllore e,
anche di se stesso, giudicante,
ovvero di
beneficiario del rubato privilegio e di giudice di tale reato.
Le decisioni
non possono essere legate ai giudici
e ai
parlamentari beneficiari dei rubati privilegi!
Ai cittadini,
con il referendum decisionale,
la sentenza!”.
-Renzo
Mazzetti- (Domenica 1 Luglio 2018 h.06.06).
CONFLITTO D'INTERESSI
E CRIMINE DI PRIVILEGIO
(Ricordo da un racconto di Ariella)
“Ipocriti
dalla faccia tosta e antipopolari,
iniziava
così l'intervento del portavoce del popolo
che
aveva presentato la Legge di Riforma della Costituzione.
Egli
si scagliava contro i rappresentanti,
né
di destra né di sinistra né di centro,
ma
infimi qualunquisti reazionari,
conservatori
del vecchio regime dei privilegi.
La
nuova, rivoluzionaria legge stabiliva che,
qualora
i giudici di ogni livello, sino al Terzo,
alla
Corte Costituzionale, ai Senatori a vita
e
tutti i Direttori generali e molteplici Presidenti,
Presidenti
del Consiglio e ministri,
compreso
i Presidenti della Repubblica passanti
e
quello in carica, dovessero decidere e sentenziare
su
questioni che interessassero i propri personali interessi
(stipendi,
indennità, pensioni, privilegi vari, eccetera)
dovevano
ritenersi esclusi, incompetenti
e
pertanto non più idonei a giudicare o/e a decidere per evidente,
nocivo
dell'interesse generale, conflitto d'interessi.
Per
questo, eventuali decisioni riguardanti tali problematiche,
erano
demandate direttamente al giudizio del popolo tramite un Referendum.
Il
“Governo del cambiamento” degli inizi del Duemila,
metteva
in pratica, nei settori della Giustizia e delle responsabilità
Istituzionali,
per
i diritti e per i poteri nella realizzazione giusta per l'uguaglianza
dei cittadini,
i
principi della “Democrazia diretta”.”.
-Renzo
Mazzetti- (Venerdì 28 Dicembre 2018 h.06,40).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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