VIRUS PRIVATIZZAZIONI
giovedì, 26 novembre 2020
VIRUS PRIVATIZZAZIONI
FISCHI E FIASCHI
(Ricordo da un racconto di Irina)
“C’era una volta il regno del barbarismo:
il pensiero non esisteva,
la logica e il punto di domanda
non si sapeva dov’erano,
il cuore batteva e basta,
la semplificazione e l’apparenza imperversavano.
“E’ il tempo di andare avanti”,
gridava il giovane governante.
Nessuno si domandava: dove?
E, più di tutto, per chi e per che cosa?
Undici milioni di persone soffrivano per la povertà:
malattia sociale più diffusa e cibo prelibato del capitale.
I ricchi più erano ricchi e più stavano attenti
che non cadesse neppure una briciola dai loro averi.
Nell’antichità i genitori che facevano tanti sacrifici
per far studiare i loro figli
venivano ricambiati con un po’ di riconoscenza,
invece, anche i medici e gli insegnanti
erano diventati dei precari sottopagati,
gli artigiani e gli operai scomparsi.
I suicidi, più o meno nascosti,
erano all’ordine del giorno.
Dominava la dittatura dei fischi e fiaschi,
delle lucciole e lanterne
dove i figli erano gli oppressori dei genitori
e le donne venivano bruciate dagli uomini”.
-Renzo Mazzetti- (11 Giugno 2016)
VIRUS PRIVATIZZAZIONI
Privatizzare: rendere privato, destatalizzare. Liberalizzare: sottrarre alla gestione dello Stato. Liberismo: corrente di pensiero economico che propugna la piena libertà di azione degli individui nei rapporti economici e la non interferenza dello Stato. Liberale: liberalista; progressista. Liberalismo: politica che difende la libertà d’azione dell’individuo nella società e quindi la limitazione dei poteri dello Stato in nome dei diritti individuali. Liberale e liberista hanno denominatori comuni, in cui destatalizzare è il più forte. Il grido di battaglia di studenti e operai: “Lotta dura senza paura!“ fu sostituito da: “Meno Stato più Mercato!”. Liberisti e liberali “democratici a modo e comodi loro” ritenevano che il sistema mercato con la libera concorrenza e con la progressiva limitazione dell’intervento statale, fosse il tornaconto più efficace per l’interesse personale. Però, durante l’imperversare del mortale virus mondiale 2020, tutti invocavano lo Stato per la cura della propria salute, per i veloci e adeguati agli stimati profitti i proporzionati rimborsi, per i contributi a fondo perduto di ristori economici. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
LA CONCORRENZA
(Ricordo da un racconto di nonna Teresina)
Albertino inforca gli occhiali e inizia a leggere:
La concorrenza è un mezzo per assicurare il lavoro?
Che cos’è la concorrenza per i lavoratori?
E’ il lavoro messo all’incanto.
Un impresario ha bisogno di un operaio: tre si presentano.
Quanto volete per il vostro lavoro?
Tre franchi: ho moglie e dei bambini. Bene, e voi?
Due franchi e mezzo: non ho figli, ma ho moglie. E voi?
Due franchi mi basteranno: sono solo.
A te dunque la precedenza. E’ fatto: il mercato è concluso.
Che accadrà dei due proletari esclusi?
Si lasceranno morire di fame, bisogna sperarlo.
Ma se diventassero ladri? Non temete: abbiamo dei gendarmi.
E assassini? abbiamo il carnefice.
Quanto al più fortunato dei tre, il suo trionfo non è che provvisorio.
Se arriva un quarto lavoratore,
così robusto da digiunare una volta ogni due giorni,
la china del ribasso raggiungerà il fondo:
nuovo paria, nuova recluta per la galera, forse!
Si dirà che questi orribili risultati sono esagerati; che sono possibili,
in ogni caso, soltanto quando i posti non sono sufficienti
per tutte le braccia che vogliono essere occupate?
Domanderò, a mia volta,
se la concorrenza porta per caso in sé
di che impedire questa sproporzione omicida.
Compagno! -interrompe Eligio-
è la stessa cosa del trattato di libero scambio con gli Usa?
Certo! -risponde Albertino-
le nostre regole per la tutela della salute
dovranno abbassarsi a livelli pericolosi
e saremo invasi da merci di basso prezzo ma di poco valore;
riprende a leggere: La concorrenza per il popolo è un sistema di sterminio,
essa non è dunque che un procedimento industriale
per mezzo del quale i proletari sono costretti a sterminarsi a vicenda;
poi, -guarda l’orologio e chiude il libro-
per mercoledì studiate: Organizzazione del lavoro a pagina 311 di Blanc
e fate la prosa della poesia a pagina 489 degli scritti politici giovanili di Marx.
Buonanotte.
-Renzo Mazzetti- (28 Novembre 2016)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia. Dimenticanze tra le righe.
Vedi:
PRIVATIZZAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO
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