(MUM) MONETA UNICA MONDIALE -LIBRO SETTIMO- POESIE

 

domenica, 3 marzo 2019
Dea: che bello guardarsi allo specchio senza sputarsi in un occhio.


(MUM) MONETA UNICA MONDIALE -LIBRO SETTIMO- POESIE

(RACCOLTA ALLA RINFUSA DI POESIE DI RENZO MAZZETTI / BICEFALO). 

(MUM) MONETA UNICA MONDIALE

Un patriota sulla barricata tremava e cantava:
Bacco perbacco ecco cos’è V-i-v-e-r-e….
Bacco perbacco… dimmi dov’è V-e-n-e-r-e…
(imitare Zucchero lo incoraggiava di più che pregare Dio).
Intanto i seguaci dell’ideologia liberista
spaccavano l’economia in quattro,
ma il loro quattro faceva duecento milioni
rubati al popolo e trasformati in guadagno per gli speculatori.
Dal fronte opposto i patrioti cercavano
di tagliare le teste alla speculazione e abbattere i micidiali Spraid
che stavano bombardando a tappeto senza pietà.
Alle Nazioni Unite le riunioni erano sospese
e i Delegati seguivano gli scontri sui campi di battaglia.
A Ginevra la Commissione per il Nuovo Ordine Mondiale,
riunita ad oltranza, lavorava per raggiungere un’intesa di massima
da presentare ai governi nazionali sulle linee di attuazione
delle norme per la Moneta Unica Mondiale (MUM),
misura indispensabile per por fine alla guerra finanziaria,
conquistare la pace sociale e lo sviluppo economico.
(12 Ottobre 2018)

MONETA LIBERA

Il cavallo del barrocciaio Duilio, detto il Fottivi,
era un animale-studente iscritto alla Facoltà di moneta, commercio e valuta.
Nel contempo, per proprio conto, portava avanti una ricerca sulla moneta libera.
Partendo dall’assunto che, più soldi circolano più bene tutti si sta,
e che i soldi sono uno strumento al servizio di tutti gli esseri viventi
e della natura, il primo passo da fare era quello di liberare la moneta
dallo sfruttamento della speculazione finanziaria,
dai giochi di borse e mercati, dalla competizione e dalla concorrenza,
da tutte le diavolerie inventate per opprimere e sfruttare.
I soldi sono uno strumento da riconvertire in azioni di pace e benessere universale.
Perciò, dopo aver abolito tutte le monete e divise esistenti,
basta eseguire una semplice operazione dal costo estremamente contenuto.
L’operazione in questione è la stampa di una quantità di moneta unica mondiale (MUM),
valida e riconosciuta da tutti, sufficiente per pagare tutti i debiti di ogni natura.
Il mondo fu liberato dalla dittatura finanziaria e dai giochi d’azzardo.
E tutti vissero felici nella pace mondiale.
L’uovo di Colombo aveva svelato un altro mistero
tramite l’intelligenza e la fantasia di un cavallo.
(Lunedì 11 Giugno 2018)

SCEMENZA UNIVERSALE

Perché costruire strumenti per distruggere?
I viventi si autodistruggono naturalmente.
Le armi di distruzione sono perciò inutili
sono una bischerata, una grande idiozia.
-Renzo Mazzetti- (12 Luglio 2018)

SIGNORA MERKEL MERKEL…

Ieri con la forza deportarono
in Germania e terre occupate
stranieri oppositori diversi
antiumani nazifascisti con la forza
deportaste torturaste sterminaste.
Oggi la signora Merkel Merkel…
vuole deportare stranieri in Italia.
Domani che cosa s’inventerà
pur di continuare a comanda’?
Signora Markel Markel…
Ma che cosa fa’?
-Renzo Mazzetti- (Ottobre 2018)

LA COMUNISTICA SENTINELLA (Per la morte di Togliatti)

Mese d’agosto a Santa Croce
ragazzo nella sede sindacale
lasciato solo a presidiare.
La comunistica sentinella
al telefono risponde
tutto annota e tutti riceve.
Nella televisione
grande commozione
d’umanità Roma trabocca.
Pugni chiusi e bandiere rosse
fiori lanciati e tanti in mazzi e corone portati
gli intellettuali piangono come i lavoratori.
Disperazione
disperazione
disperazione.
-Renzo Mazzetti- (agosto 1964)

INTERESSE VITALE

Il libro aperto scomparve
Più non taglia la falce
Il martello chiodo non batte
Il sole non nascente
Il tramonto grigio-nero nero
Il rosso campo ignorante
La stella dell’unità nazionale
Polvere divenne nell’universo silente
Un Dio per la povera gente!
Qualche cosa per il lavoratore?
Per la scapestrata età giovanile?
La critica della economia politica
Speranza della rinata umana fratellanza
Pioniere cocciuto il tuo interesse lotta
Critica sempre critica e sempre critica.
-Renzo Mazzetti- (4 aprile 2015)

MARTIRI RIBELLI

A Firenze la terra torna a tremare
una forte scossa di terremoto
di magnitudo cinque punto due:
Sono i nostri martiri ribelli,
eroi resistenti
del primo e secondo Risorgimento
fondatori della Patria,
conquistatori
della libertà e della democrazia
che si agitano nei sepolcri dimenticati.
-Renzo Mazzetti- (venerdì 21 giugno 2013)

RENZI

Nel terrore getta coloro
che miseri traditori sono
niente hanno di valore
nell’arena dell’onore.
Da Firenze il Sindaco
libero coraggioso condottiero
tutto rompe senza tregua
campione in campo tutti sfida.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 5 settembre 2012)

RIFORMISMO TRE

Ascoltavo Renzi
e vedevo Bettino Craxi
in camicia bianca.
L’esperienza politica
e l’età di 65 anni
non permettono
nuove prese per il naso
con il “riformismo”.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 10 Dicembre 2013 h. 9)

UN MINISTRO DALLA FAVOLA

C’era una volta un furbo ministro
che dalla favola uscì coraggioso
fece piena luce su tutti gli scandali
sulle trame e ripulì lo Stato dai segreti.
Della Patria difese i sacri confini
e cacciò tutti i politicanti e dittatori
tutti gli avventurieri e privilegiati
tutti i re con familiari e cortigiani.
Espropriò tutti i palazzi del potere
tra l’altro già da sempre strapagati
arrestò complici e latitanti criminali
riportò a casa loro tutti i clandestini.
Sereno impavido con lingua senza peli
definì assassini comunisti i terroristi rossi
definì assassini fascisti i terroristi neri.
Fu ministro insigne e politico ineguagliabile
degli ultimi eroe e dei diritti umani creatore.
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 17 Gennaio 2019)

LA GIOIA DELLA LOTTA

Il sessantotto
è stata la ribellione
allo stato di cose esistenti
produsse la consapevolezza
che la persona subalterna
poteva diventare classe dirigente.
Questo nella istruzione
ancora di più
nei luoghi di lavoro e nelle officine
con le lotte dell’autunno caldo.
Quelle conquiste reali
normative e retributive
con i sogni di liberazione
sono stati sconfitti dalle corporazioni.
Altra cosa
è l’istruzione dei tempi odierni:
la casta al potere
non ha interesse
di attrezzare i cervelli per pensare
con autonomia e fantasia.
Oggi
l’ammaestramento dei cervelli
serve solo per utilizzare merci;
in quest’ Era
il mercato è l’assoluto sovrano
il cittadino succube consumatore.
Oggi i giovani,
studenti, lavoratori
come quelli del sessantotto e dintorni
sono felici?
-Renzo Mazzetti- (19 Settembre 2011)

IL RICONOSCERE ATTUALE

Qualsiasi tipo di ordinamento politico non salva l’umanità
perché è l’economia che schiavizza l’umano
con il dominio del capitale e il sistema mercato.
-Renzo Mazzetti- (1 luglio 2014)

PREMESSA. La formazione economica e sociale dominante del capitalismo, non solo accentua lo sfruttamento del lavoro nelle forme esasperate, non solo ha esaurito la funzione di progresso, ma nel suo tramonto degenerativo trascina l’intero mondo, deteriora il sistema ecologico, agisce con il cinismo di chi si ritiene la massima espressione dell’unico sistema economico, senza alcuna valida alternativa più avanzata. RIAVVIA CAPITALE FALLITO RIAVVIA

A memoria del vero e del critico ricordo
Le crisi finanziarie economiche umanitarie
Sono sempre state il fine realizzato obiettivo
Costo ricavo bassezze utile misero profitto
Dispotico potere oro azioni divise listini
Concorrenza sistema mercato privatizzazioni
Rozzi strumenti mali torture raffinati inganni
Umanoidi freddi mangiacervelli soldi mangiasoldi
Moltiplicazione di armi conflitti bassi interessi
Mercati merci armi droghe guerre distruzioni
Cittadini da sovrani a carne sciocca persa diffusa
Vagante disperata ingrossa odio cieco straripa
Affoga patria natura offende sfrutta esseri
Popoli illusi schiavizzati consumatori infelici
Umani suicidati umanoidi freddi mangiacervelli
Umanoidi freddi mangiacervelli soldi mangiasoldi
Conoscenza coscienza cuore spirito sapere persi
Idee da troppo tempo volteggiano nel vuoto
Crani disastrati senza cervello corpi gommosi
Galleggiano sulla perduta speranza di vivere
Umanoidi freddi mangiacervelli soldi mangiasoldi
Capitale ostinato riavvia capitale fallito riavvia
Inumano indefinito incontrollato spadroneggia
Capitale ostinato riavvia capitale fallito riavvia
Capitale ostinato riavvia capitale fallito riavvia.
-Renzo Mazzetti- (12 Gennaio 2019)

IL RITORNELLO

Noi siam nullafacenti
rapidi ignoranti fotogenici
giovani belli benestanti
ottimisti furbi ciarlieri
noi siam sempre presenti
freschi sorridenti governanti.
-Renzo Mazzetti- (12 dicembre 2014 ore 17 circa)

FILASTROCCA ARMATA

Com’è bello spendere una ventina di miliardi di euro all’anno com’è bello
com’è bello spendere più di sessanta milioni di euro al giorno com’è bello
com’è bello spendere molto spendere male com’è bello
com’è bello spendere molto spendere male com’è bello
com’è bello spendere molto spendere male com’è bello
com’è bello spendere irrazionale inefficiente com’è bello
com’è bello spendere irrazionale inefficiente com’è bello
com’è bello spendere irrazionale inefficiente com’è bello
com’è bello spendere una ventina di miliardi di euro all’anno com’è bello
com’è bello spendere più di sessanta milioni di euro al giorno com’è bello
com’è bello spendere più di cinque miliardi all’anno in armi com’è bello
com’è bello spendere più di quindici milioni al giorno in armi com’è bello
com’è bello il cacciabombardiere effe trentacinque com’è bello
com’è bello il nuovo corazzato da combattimento com’è bello
com’è bello navigare con la nuova nave da guerra com’è bello
com’è bello l’aereo sulla seconda portaerei com’è bello
com’è bello l’aereo sulla prima portaerei arrugginita com’è bello
com’è bello il missile della fregata com’è bello
com’è bello cacciabombardiere nave corazzato portaerei fregata com’è bello
com’è bello spendere una ventina di miliardi di euro all’anno com’è bello
com’è bello spendere più di sessanta milioni di euro al giorno com’è bello
com’è bello spendere più di cinque miliardi all’anno in armi com’è bello
com’è bello spendere più di quindici milioni in armi al giorno com’è bello
com’è bello spendere più di quindici milioni in armi al giorno com’è bello.
-Renzo Mazzetti- (9 Luglio 2018)

DISTRUGGI TUTTE LE ARMI

Se la tua aspirazione prioritaria
è un mondo di pace e di fratellanza,
se desideri veramente la pace
dentro ogni popolo e tra tutti i popoli,
prepara tutto, punto per punto, tutto per la pace.
Se il tuo primo pensiero irrinunciabile
si rivolge alla giustizia e all’uguaglianza,
all’amore per tutti gli esseri viventi
contro ogni tipo di sfruttamento e di prevaricazione,
se desideri veramente la pace, distruggi tutte le armi.
-Renzo Mazzetti- (lunedì 24 marzo 2014)

SANZIONI

Scendevi dal treno
uscivi dalla stazione
Firenze salutava romanamente
mostrava il campo di grano
grano e grano dappertutto
tutta l’Italia un grande campo
alle sanzioni la gialla risposta.
Le sanzioni non ci liberarono
non sconfissero la dittatura
ma portarono la guerra
la seconda guerra mondiale
la guerra orribile più orribile
inimmaginabile ma più orribile
orribile più orribile di tutte le altre.
-Renzo Mazzetti- (1 Febbraio 2019)

L’EROINA

La si può immaginare
come sogno fantastico invocare
quando ogni volontà d’avvenire
non è scoperta
né voluta
né combattuta
né perseguita
in quell’epica scommessa
che è la vita,
dove la cultura, l’intelletto,
l’amore, il dolore, la lotta,
la speranza, la fratellanza
diventano duri cimenti
di menti e corpi
nello sforzo d’essere umani.
L’eroina non è fata né mago
ma semplice orrido suicidio
e non vale la pena
darsi sogno in quell’angoscia
perché nell’artificiale l’umano scompare
e il loro sporco mondo s’ingrassa
ingollando sporca carta moneta.
Aspettiamo l’altra morte naturale
a compimento di vita veramente vissuta
quale esperienza umana
nell’ultima emozione terrena.
-Renzo Mazzetti- (Verso Levante, Poesie del mio autunno caldo, Bologna 2009)

IL 25 APRILE E’ LIBERAZIONE E’ PACE

Dittatura fascista:
Persecuzioni atroci
Sofferenze terrificanti
Guerra mondiale
Distruzioni morti.
Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
Carboneria Resistenza Liberazione
Partigiani resurrezione dell’onore
Patria italiano patriottismo Giustizia
Costituzione Repubblica Libertà
Unità nazionale Democrazia Pace.
Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
Nella Festa della Leva obbligatoria
Nella Festa dell’Esercito di Popolo
Spirito patrio unitario fraterno sacro
Festa della Vittoria e delle Forze Armate?
Festa della Pace e Festa del Disarmo generale!
Il 25 Aprile è Liberazione è Pace.
-Renzo Mazzetti- (5 Novembre 2018)

GLI INCOMPATIBILI AL GOVERNO

La politica
molto tempo fa
fu definita
l’arte del possibile.
Si esaltavano
dialettica confronto scontro
interessi beni scelte priorità
addirittura governi pentapartitici.
Dopo le scorpacciate
la politica fu rigettata
e arrivarono i saputi professori
governi tecnici dei sanguisuga.
Infine venne il governo bicolore
di Movimento Cinque Stelle e Lega
due compagini diverse incompatibili
e la politica diventerà l’arte dell’impossibile?
-Renzo Mazzetti- (19 Ottobre 2018)

PER FAENZA

L’appenninico treno scalatore
scompare lento sotto Villa Cerreto.
-Renzo Mazzetti- (18 Gennaio 2019)

PARADISO MUGELLANO – 2 GENNAIO 2019

L’aurora colora
Le colline addobba
Col velo color fucsia
Invita l’alba
Festeggia il sole.
Gli alberi si spogliano
Le foglie cadute aprono
Viste di nuovi paesaggi
Sconosciuti conosciuti
Scordati ritrovati familiari.
Il freddo-tiepido inverno
Rivitalizza il secco alveo
Dove Ensa scorre bassa
E quasi tutto par meditare
Viva pace e musica e sogno.
Natura s’ammira vive e rivive
La donna e l’uomo accolgono
Non disperano curano amano.
E consola e attrae attenzione
Guida il richiamo intermittente
Intimo dal brunastro di merla.
Da questo bel nido armonici
Arridono angeli e cherubini.
Felici voliamo in alti pensieri.
Avanti su Gattaia con il Sole.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 2 Gennaio 2019)

ALTO PENSIERO

Che Repubblica è quella che perpetua
rituali onorificenze privilegi regali?
-Renzo Mazzetti- (5 Ottobre 2019)

VERSI PATRI

Italia penisola-isole unica incanta attrae
Montagne colline campagne marine
Punta splendente delle terre europee
Protesa nel firmamento tra le stelle.
-Renzo Mazzetti- (13 Ottobre 2018)

ENSA OTTOBRINA

Ensa scende la scalinata
sulle piantine fioriscono
gocce di acqua piovana
un merlo canta nel celeste
attento e profondo il silenzio
ascolta nel giardino il tempo.
Lo splendore di questo posto
permette di sentir da lontano
scandito tic tac risuonare pulito
che viene dalla parete
della profumata cucina che la gola tira
dei secondi che salgono e scendono
tutti allegri nel dolce sereno ottobrino.
-Renzo Mazzetti- (3 Ottobre 2018)

DEFINIZIONE DI QUA

La poesia è
quel che si scrive
senza sapere cos’è. -Renzo Mazzetti- (5 Ottobre 2018)

LUCE OSCURA

La luce dalle mie parti
è una luce cara e oscura
abbuia beffarda la bolletta
i numeri nasconde ambigua
non recapita più la fattura
che viene pagata alla cieca
la signora Iva è defraudata
protesta senza più fiducia.
(Ronta, 8 Ottobre 2018, ore 15 circa)

IO INSISTO!

Io sono il compagno
che gestisce la libreria
alla Festa di Torre Giulia;
che svolge i preziosi incarichi
di lavapiatti pulizie riordino
sorveglianza a quella nazionale;
che porta “L’Unità” a domicilio
chiede la sottoscrizione in ogni casa
propaganda capillare proselita;
che dona al Partito
i gettoni e le indennità
di amministratore locale;
che ha campato e campa
con la paga metalmeccanica
della catena di montaggio.
Io sono il compagno ferito
disperso
che ancora insiste. -Renzo Mazzetti-

BATTEZZARE INDICIBILE

Sono sempre stato, fin dalla tenera età, un’estremista.
Avrei strozzato Lenin per il suo:
estremismo malattia infantile del comunismo”.
Abbiamo annacquato talmente troppo il rivoluzionario colore rosso
da battezzare tre o quattro altri nomi.
Tutto ebbe inizio con il suicidio politico del PCI,
e, finalmente, si tolse di mezzo la parola “comunista”.
Dopo, per non farci mancare nulla
e ricevere gli applausi dei reazionari,
ripetemmo ossessivamente che “comunismo”
era una parola indicibile.
Poi, non soddisfatti, dall’ultimo nome inventato
si tolse anche la parola “sinistra”.
Giunti a questo punto ho deciso di non seguire più
i voltagabbana traditori dei lavoratori.
Alle votazioni che verranno, se sulla scheda elettorale
non vedrò il simbolo con la falce e il martello,
voterò fascista.
Voterò così per battezzare i caporioni ex comunisti.
Forse questo potrebbe essere
l’estremo modo
per scacciare i “grilli” dalle loro teste bacate.
Sono sempre stato, fin dalla tenerà età, un’estremista,
cosa ci volete fa’?
-Renzo Mazzetti- (28 Settembre 2018)

ARIE DIVERSE

La truffa per eccellenza
è praticata da quella politica
che promette e mai realizza.
La formula più efficace
è il metodo dei due tempi
per le nuove generazioni.
Prima i sacrifici immediati
poi possibilità e facilitazioni.
Morale delle questioni:
sacrifici attuati e pernacchie
alle possibilità e facilitazioni.
Ubbidite alla neutra funzione e ruolo
degli organismi di tutele e controllo
ammonisce e impone il re allarmato.
Libere e allegre flatulenze rispondono
dai naturali eletti dalla popolazione.
-Renzo Mazzetti- (12 Ottobre 2018)

AL CORROTTO DEI CORROTTI

C’è gente politicamente ultra passata
con la faccia di bronzo più del bronzo
la coscienza corrotta più del corrotto
che, tradito l’Ideale, pretende pure l’inchino
con il riconoscimento di padre patrio.
Non fu per misero soldo il sacrificio
estremo del patriota eroe della libertà
liberatore degli oppressi dei disperati
riscatto dei lavoratori di braccia e menti
quando i privilegi non erano così sfacciati.
Ma tu, traditore, faccia di bronzo più del bronzo
con la coscienza persa e la tasca corrotta più del corrotto
ti presenti in televisione rappresentante e vile paladino
dei privilegiati, nemico del popolo e affossatore del proletario
difensore del tuo personale vergognoso privilegio.
-Renzo Mazzetti- (18 Ottobre 2018)

IN AVVERSIONE AL “CUGINASTRO” (Libera intima innocente memoria)

Ei fu siccome immobile dato il mortal sospiro,
cantava un grande italiano per un grande sconfitto
e per avverso a quel capoccino, furbetto attuale,
la mia aria di corpo umana esplode naturale.
E, penso e pensate sempre: Buonaparte venne,
italiano a trovar italiani, lassù, dove son nato
sulla collina di San Miniato in terreno pisano
e, anche se tanti non sanno o non vogliono sapere,
mio e nostro,
sempre!
-Renzo Mazzetti- (22 Ottobre 2018)

PREGHIERE

Ho pregato
stamattina
il Sole
di sorgere.
Ho pregato
stamattina
il clima
di addolcirsi.
Ho pregato
stamattina
la Terra
di ammorbidirsi.
Ho pregato
stamattina
la Sieve
di schiarirsi per sussurrare.
Ho pregato
stamattina
il vento
di calmarsi per accarezzare.
Ho pregato
stamattina
gli uccellini
di cinguettare gioiosi.
Ho pregato
stamattina
per passeggiare con te
amore nella giornata gioconda.
-Renzo Mazzetti-
Composta per Festa della Donna – (giovedì 24 febbraio 2011)

COME URAGANO

A chi distrattamente cammina
lungo la catena del montaggio
il movimento può apparire fermo
l’officina come un’isola lontana
e le menti sembrare
al sentimento che vede superficiale
in numeri di matricola catalogate.
Eppure vi sono arti e corpi
che si muovono frenetici
come gli arti ed i remi
al ritmo ossessivo dei tamburi
sui grandi legni antichi
e le menti studiano utopie
dove i poveri appaiono in sogni ricchi.
Poi
goccia goccia
come benzina nel motore
l’impegno alimenta
il moto della conoscenza:
Fieri alzano lo sguardo
l’un nell’altro vedono se stessi
e gli enormi perché
diventano risposte precise
prospettive reali e vicine
vere ed efficaci garanzie.
Così
nello slancio fiducioso
in bisbigli di zanzare
esce l’aria dalle bocche
poi le parole come abbaiare
infine come uragano
in urlo prorompe.
-Renzo Mazzetti- (a Carlet -Valencia- anno 1973)

La povertà culturale genera povertà economica. 

ELOGI SOLENNI

Lingue diverse di personalità europee
formulano fervide congratulazioni
all’imperterrito governante che stanga
con riserbo i medi e i bassi
mentre per i senza reddito
è meglio morire
che sopravvivere nei patimenti.
Le lodi pubbliche e senza riserve
con una certa ambizione di compiutezza
e di solennità dovrebbero, secondo loro,
fungere da surrogato di dolcissimo miele
indispensabile nella forzosa assunzione
degli amarissimi veleni spacciati per medicina
contro il baratro per i sudditi dell’era tecnocratica.
Le lodi con il compiacimento accrescono l’ingiustizia
del comportamento ossequioso verso privilegiate persone
alle quali riconoscono il prestigio sociale, spirituale, gerarchico,
patrimoniale, esaltando i meriti di avere accumulato grandi ricchezze
da salvaguardare dalla perfida invidia ignorante
e da tutelare con la regola del diritto acquisito.
-Renzo Mazzetti- (12 Dicembre 2012)

IL MIO DIO (LODE A SPARTACUS)

Ed io ho, ma guardate un po’
la moderna versione dell’eroe
il classico il puro della ribellione.
Di quella estrema intelligenza
disperata nel carburante leva
della vendicatrice buona forza.
Appartenenza di classe collante
certo e sicuro lede le sofferenze
atroci con l’abilità e con l’onore.
Orgogliosa la superiore furbizia
del combattente l’organizzazione
odio motore contro l’oppressione.
Circense arte eccelsa propulsore
nell’arena circo massimo attore
visibilio spettacolo misera plebe.
Antesignano del mite Nazzareno
senza Padre senza Resurrezione
non siede alla destra ma è Rivoluzione.
Spartaco è il suo nome e del più forte
il campo invade, colpisce e le trappole,
da forte e sempre oppresso furbo strage.
Il mio Dio è veramente vissuto
il mio Dio è stato veramente crocefisso
il mio Dio nella lotta di classe inizio?
Il mio Dio
sempre
umano ovunque risorge.
Spartaco è il suo nome
spirito immortale
degli oppressi eterno lume.
Dalle soverchianti forze
mai fuggì e mai si arrese
sul campo perì o la croce subì?
Il mio Dio
sempre
umano ovunque risorge.
Spartaco è il suo nome
spirito immortale
degli oppressi eterno lume.
Il mio Dio
sempre
umano ovunque risorge.
-Renzo Mazzetti- (6 Novembre 2018)

LA RETE

La rete è futuro
è intelligenza è aiuto.
La rete è micidiale
è trappola per il pesce infante.
-Renzo Mazzetti- 7 Novembre 2018)

MARGHERITA

Come stagioni che spogliano
la bella margherita
la misera mano carpisce
i petali colorati.
Della tua terra materna rigogliosa
ad altri dona i frutti del sudore
del bollente sole splendente
dell’infinito cielo piangente
nell’estivo profondo pauroso temporale.
Il vento porta con il profumo del mare
il grido dei gabbiani affamati
il silenzioso dramma dei pesci sbranati
nel sommesso ondeggia la distesa
di calici offerti delicati e colmi.
I ricordi scolpiti nel semplice gambo
svaniscono lentamente
e al peso dei pianti della rugiada
pieghi i tuoi dolci steli vellutati
dove il sudore umano ristagna.
Somigli a quella fanciulla
che conobbe solo gli stracci
e non il vestitino candido colorato
con il quale ti illudi morendo
quando io, vile, ti colgo.
-Renzo Mazzetti- (31 Ottobre 2009)

GATTA MAYA DOMANDA

Perché non nominare
senatore a vita
un’umana operaia?
Perché nessun umano
lavoratore dipendente
è nominato cavaliere o commendatore?
-Renzo Mazzetti- (sabato 28 luglio 2012)

MALAGOLI (ricordo)

La Sezione
PCI di San Romano
Sulla Bandiera Rossa
Ha scritto il nome
Unico e grande
D’operaio assassinato
La sua bimba
Togliatti adotta.
(28 Luglio 2017 h.17,30 circa)

MALAGOLI II° RICORDO

P.S.: Nella poesia non c’è il Suo nome
che proprio oggi voglio ricordare:
Marisa, innocente e bella come il fiore.
-Renzo Mazzetti- (27 Gennaio 2019)

IL CARRETTO DI ALARICO (antefatto)

A San Romano c’era la Casa dei Canottieri
situata a metà salita (tra San Romano Alto e San Romano Basso,
metà nel Comune di Montopoli in Val d’Arno
e metà nel Comune di San Miniato); vicino, oltre la ferrovia,
l’Arno scorreva verso Marina di Pisa;
la Casa dei Canottieri era la Casa del Popolo
con l’ambulanza e il volontario Enzo (operaio conciario)
autista infermiere generico;
c’era il Cinema di Canneto (operaio calzaturiero)
la sala utilizzata anche per ballare
con la musica di un quintetto (Gigi suonava il sassofono).
La Casa del Popolo diventò quella del Fascio
e da posto gioioso e fraterno, divenne macabro
per le “convocazioni” e i pestaggi.
Dopo la Liberazione, la Casa del Popolo ritornò alle sue origini:
Musica e balli con tanta allegria, cinema con i “Cappelloni”
e i “Pellirossa” (Tutti simpatizzavano per gli Indiani).
Poi arrivò il periodo Democristiano:
Tambroni… Scelba…. la protesta…
operai assassinati nelle piazze…
e la Casa del Popolo? Caserma dei Carabinieri!
Il compagno Alarico, operaio Piaggio di Pontedera
(famoso per il regalo della “Vespa” a Stalin),
fece il somaro con un carretto trasportando
quanto più materiale e attrezzature possibili
in salvo a Torre Giulia in località Angelica.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 29 Aprile 2014 h.18,43)

PAN DI MONDO (PRELIBATEZZE ALLA PECORONE)

Il tiranno Capitale
La micidiale Concorrenza
Le Borse giocattolo
Le Monete abbaglianti
Il Mercato illusionista
Azzannano abbuffano
Mari e continenti
Carni viventi
Sorseggiano mescolanze
Vellutate eccellenti
Minoranze opposizioni
Maggioranze governi
Pan di mondo
Alla pecorone
Prelibatezze servite
Piatti d’argento
Posate d’oro
Crani innalzati
Brindisi sanguinosi.
-Renzo Mazzetti- (29 Gennaio 2019)

LA POVERTA’

La povertà
è il nutrimento
della ricchezza.
-Renzo Mazzetti- (Gennaio 2011)

LA POVERTA’ DUE

La povertà
è un effetto della ricchezza;
il capitalismo ne è la causa.
-Renzo Mazzetti- (19 Agosto 2011)

LE PIETRE RISORTE

Vince Paperone coi depositi
Archimede inutile in soffitta
Ignoranza complessa dilaga
Scuola rudere pruni soffoca
Libri roghi arrosti cervella
Gente persa ogni speranza.
All’armi! All’armi!
Si scopron le tombe, si levano i morti,
I martiri nostri son tutti risorti,
Le spade nel pugno, gli allori alle chiome,
La fiamma ed il nome d’Italia nel cor.”
Sì, come allora risorte pietre
Docenti nostri tutti ritornati
Sapienti sapienza spiriti sementi
Costruttori scuole sacri saperi
Liberano Italia viva sana
Italiani risorti e fieri.
-Renzo Mazzetti-
(20 Novembre 2017)

SANTA INQUISIZIONE

Santa Inquisizione:
sono i crimini del cattolicesimo
oppure della chiesa medioevale?
(San Miniato di Pisa, 17 settembre 2010)

- capitolo secondo- LIBERTA’ OPPRESSE

Libertà oppresse:
sono i crimini del comunismo
oppure delle repubbliche; democratiche;
popolari; socialiste sovietiche?
(Ronta del Mugello, 23 novembre 2016)

SIMBOLI (CROCE, FALCE E MARTELLO) -capitolo terzo-

Ma pensate un po’:
i cristiani
hanno buttato la Croce;
i comunisti
la Falce e il Martello,
un dramma per i fedeli
e per gli elettori,
sono tutti smarriti:
i primi non vanno più in chiesa,
i secondi non vanno più a votare.
-Renzo Mazzetti- (28 Gennaio 2019)

RIASSUNTO PER I GIOVANI

Chi guarda indietro cammina avanti senza essere ingannato.
Il futuro si nutre del passato e diviene presente.
Santa Inquisizione: sono i crimini del cattolicesimo
oppure della chiesa medioevale?
Libertà oppresse: sono i crimini del comunismo
oppure delle repubbliche socialiste sovietiche?
Semplificare l’insegnamento nella scuola pubblica
significa moltiplicare l’ignoranza complessa.
Dalle contraddizioni nasce il frutto di nuove verità.
L’occasione fa l ‘uomo ladro, oppure esalta l ‘onestà?
La povertà è un effetto della ricchezza; il capitalismo ne è la causa.
Il futuro dei giovani si realizza nella qualità del loro presente.
-Renzo Mazzetti- (Febbraio 2018)

UN RIPASSO SALUTARE

Marziale: Oggi i soldi si danno solo a chi li ha già.
Brecht: La parola innocente è stolta.
Una fronte distesa vuol dire insensibilità.
Chi ride, la notizia atroce non l’ha saputa ancora.
Quali tempi sono questi,
quando discorrere d’alberi è quasi un delitto,
perché su troppe stragi comporta silenzio!
E l’uomo che ora traversa tranquillo la via
mai più potranno raggiungerlo
dunque gli amici che sono nell’affanno.
Ci sedemmo dalla parte del torto,
visto che tutti gli altri posti erano occupati.
C’era nella cella, ormai senza colore
ma incisa a fondo nel muro, la scritta invincibile:
Viva Lenin! E ora levate il muro!
Ridono perché siete deboli. Come potete difendervi?
Agite perché si uniscano tutti i deboli, e avanzino insieme.
Allora sarete una grande forza e più nessuno vi irriderà.
Majakovskij: Ma più tardi, come la biblica vacca, si accovacciò,
come un bue che si lecca: la lingua fu il parlamento.
Bicefalo: Il riformismo,
complice del capitalismo e del sistema mercato,
cambia solamente governanti,
perpetua lo stato di cose presente.
Marx e Engels: Non sono soltanto gli schiavi del capitale,
sono tutti i giorni e a tutte le ore gli schiavi della macchina,
del sorvegliante e soprattutto del singolo padrone.
Questo dispotismo è tanto più misero, odioso, esasperante,
quanto più proclama apertamente il profitto
come suo scopo finale.
-Renzo Mazzetti(Giovedì 27 Luglio 2017 h. 7,27.

I NUOVI POLITICI

I demo ex cristiani
divorano gli ex comunisti,
tutti ex politici rinnovati
freschi personaggi defecanti.
-Renzo Mazzetti-
(5 febbraio 2015)

LA MALEDUCAZIONE

Il treno del mattino porta tanta gente,
in maggioranza sono di giovane età,
che dormono, leggono, studiano, ripassano.
C’è, purtroppo, chi preferisce conversare alto
non per i pensieri espressi ma per il tono
troppo alto e, per gli altri, senza alcun riguardo
che sovrasta non solo l’ovvio rumore del treno
ma insidia anche quello della civile sopportazione,
dell’alta tolleranza, da guarire la mezza sordità,
distrarre chi legge, deconcentrare chi studia,
e a chi sta dormendo fa aprire e chiudere gli occhi
a mo’ di semaforo giallo intermittente acceso.
-Renzo Mazzetti- (29 Ottobre 2018)

LUOGHI NON COMUNI

Chi guarda indietro
cammina avanti
senza essere ingannato.
Il futuro si nutre del passato
e diviene presente.
L’occasione fa l’uomo ladro
oppure esalta l’onestà?
L’anticomunismo
getta nella disperazione
la classe operaia
e i lavoratori del braccio
e della mente.
Ognuno si fa il partito
su misura come fosse un abito;
il paese e i lavoratori
ne pagano il salatissimo prezzo.
(23 febbraio 2011)

MACRON DETTO IL GROSSO

Macron, detto il grosso,
vuole la Germania nel Consiglio di Sicurezza
e fa una politica da potenza con la grande forza
dannosa, divisiva, pericolosa,
lesiva dello spirito e principii dell’ONU.
Dopo accesi dibattiti il grosso si sgonfiò
e ritirò il suo piccolo membro.
L’Europa unita espresse il nuovo e unico
rappresentante nel Consiglio di Sicurezza.
-Renzo Mazzetti- (27 Gennaio 2019)

GENEROSITA’ E CATTIVERIE

Molte e personalità governative,
in casa loro sono dei tiranni
e infrangono molte regole;
in casa d’altri sono i paladini
dei rispetti e dei diritti umani;
sono come l’uomo meschino:
in casa propria è padre-padrone
e picchia la moglie e i figli;
in casa d’altri difende le donne
e, magari, partecipa alle adozioni.
Generosità e cattiverie,
pubbliche virtù e private bassezze.
-Renzo Mazzetti- (7 Febbraio 2019)

UN TRAGICO LUSSO

Premesso che l’aggettivo “tragico” significa:
luttuoso, molto grave, penoso, angoscioso,
e che “lusso” vuole dire: sfoggiare un’abbondanza
e tutto ciò che è superfluo ed eccessivamente costoso,
un tragico lusso” è il titolo appropriato
per il costo degli armamenti statali.
L’imperialista capo americano
impone ai paesi nato-dipendenti europei
di mettersi in linea con la sua politica di riarmo
e la produzione di guerra
e di rincarare i bilanci militari esistenti.
Le industrie impegnate per scopi militari
si sviluppano a spese di quelle medie
e piccole che producono per il mercato,
si determinano delle modificazioni e squilibri
creando condizioni di crisi sempre più gravi.
Lo sviluppo dell’economia bellica
aggrava il pericolo di nuove guerre
e alimenta le guerre già in atto.
L’avvenire felice è nel disarmo,
è nell’avviare disarmi tra tutte le nazioni
e riconvertire l’industria bellica
in produzioni civili di utilità,
recupero e tutela socio-ambientale.
Rispetto del mondo è bene spendere
per il benessere delle persone,
per la fratellanza, per la pace.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 13 Luglio 2018)

IL TROPPO STROPPIA

Quante paghe hai madama Doré, oh! quante paghe hai?
Non te ne basta una madama Doré, non te ne basta una?
Non te ne basta una?
Ne ho più di una e me le tengo, ne ho più di una e me le tengo.
Ne ho di belle grosse, ne ho di belle grosse, ne ho di belle grosse.
Ne ho più di una e di belle grosse, ne ho più di una e di belle grosse
e me le tengo tutte e tutte me le tengo…
Così, più o meno, la filastrocca nella casa delle bambole innocenti e dive.
La barbara legge degli adulti prende il sopravvento anche nell’infante sogno.
La grande ipocrita beffarda carpisce più di una paga e tutte più che buone.
Svolgo lavori importanti, lavoro più del doppio, e prendo più di una paga,
ribatte la madama dei lavori governativi.
Ma, un qualsiasi normale capo l’avrebbe cacciata e sai perché?
Una persona non può degnamente lavorare per due e più:
troppo lavoro, troppo demerito.
L’Italia subisce troppi privilegiati dannosi che da troppo tempo,
troppo-troppo paga e da troppo tempo, dal troppo-troppo,
troppo poco-poco pochissimo riceve in cambio,
anzi, solo perditempo.
-Renzo Mazzetti- (21 Luglio 2018)

RICERCA CLASSICA

Poesia analizza
nella vita
spirito sentita
entusiasma musa
umano trascriva.
-Renzo Mazzetti- (19 Luglio 2018 ore 13,30 circa)

I ROSSI ALFIERI

I militanti avete abbandonato
incoscienti allo sbaraglio
traditori falsi rivoluzionari
della classe operaia corruttori
senza più ideale e vincolo morale
la conquista del riscatto negate
e i caduti dall’aldilà vi maledicono
impazienti e infuriati v’aspettano.
Miserabili!
Inutili quei morti?
I credenti dispersi nel di qua
non più ciechi obbedienti serventi
rotto il vincolo della gerarchia
s’alzano alfieri germogli
rispunta la rossa bandiera
gli offesi non più disperati
ricompongono le formazioni ribelli.
-Renzo Mazzetti- (17 settembre 2015)

PESCI VOLANTI

Impressioni fantastiche
ricordi infantili di racconti
di Rodi e i terribili bombardamenti
di fosse protettrici e terreni che si riaprono
di pesci che volano sul mare e si rituffano.
Perché dai nostri mari moderni
i pescati dalle marine non volano
freschi sui mercati e nelle botteghe
con fiorini elicotteri aeroplanini
come fanno i fornai nei mattutini?
-Renzo Mazzetti- (14 Ottobre 2018)

BANDIERA BIANCA

E sentivo che tu sentivi quel richiamo della nostra foresta:
… se il vento fischiava ora fischia più forte… :
cantava il giovane operaio con gli studenti
e gli operai e i contadini più grandi
per le strade e nelle piazze d’Italia.
Cantava Bandiera rossa, l’Internazionale, l’Inno dei Lavoratori.
Cantava: Bandiera bianca la vogliamo? No!
Perché è il simbolo dell’ignoranza, bandiera bianca la vogliamo? No!
Con gioia cantava nelle manifestazioni
in mezzo alle bandiere rosse della liberazione rivoluzionaria.
La bandiera bianca dell’ignoranza è il simbolo della resa.
Difatti, anche in Italia, i vili si arresero,
abbandonarono i comunisti sul campo della lotta di classe.
Ma, poi? E’ chiaro, quando i vili si arrendono
e sventolano la bandiera bianca dell’ignoranza,
diventano traditori e, non più liberi e lontano dai lavoratori,
subiscono l’altrui iniziativa fino ad abbassarsi nell’umiliante
scimmiottare gli americani e le loro primarie.
Renzo Mazzetti- (1 Marzo 2019)

PRIMARIE: METAFORA DELLA DEMOCRAZIA

La democrazia è una testa un voto.
E’ il metodo della votazione proporzionale quello corretto!
Nei rapporti socio-politici la scelta del metodo è fondamentale
perché la sostanza e il risultato cambiano;
tutto dipende da che fine si vuole raggiungere.
Se vogliamo il popolo sovrano e perseguire una democrazia compiuta,
tutti devono contare uguali, tutti possono partecipare a concorrere
per arrivare alle più alte cariche dello Stato.
Se vogliamo che a comandare siano i grandi “ illuminati “
del denaro oppure della politica-affari-
professione interesse personale e/o di casta,
allora ecco che vale il potente singolo privato
che chiama i propri fans a farsi sostenere.
La democrazia è sì la partecipazione di massa,
ma del popolo che vota e nel contempo concorre esso stesso
in prima persona con vere uguali possibilità di essere eletto.
Questa possibilità è data dalla partecipazione al congresso,
senza capi precostituiti, dove dalle varie istanze tutti hanno iniziativa,
concorrono e possono essere eletti dirigenti ai vari livelli,
fino alla segreteria nazionale.
Eleggere un segretario tramite le primarie
significa comunque una partecipazione subalterna,
oserei dire succube.
Ed ecco le famose primarie, per di più “elastiche”,
che sono comunque la metafora della democrazia.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 11 Agosto 2009)

Premessa. 

IL FUTURO DEI GIOVANI

Il futuro dei giovani
si realizza nella qualità
del loro presente. (29 dicembre 2012).

ISTRUZIONE

Semplificare l’insegnamento
nella scuola pubblica
significa moltiplicare l’ignoranza complessa. (settembre 2010).

Svolgimento. 

LABIRINTO (SENZA LA GEOGRAFIA)

Un muro di qua, uno di là,
un altro laggiù, uno lassù,
e la Terra diventò un labirinto,
la Torre di Babele un rimpianto.
Persa la Bussola e la Rosa dei Venti,
spiriti e corpi inumani muovevano,
genti impazzite, sperdute, ammalate,
depravate, corrotte, ignoranti, cattive.
-Renzo Mazzetti- (18 Febbraio 2019).
Da quale punto cardinale
sorge il Sole e dove tramonta
da dove origina il vento Tramontana?
Da dove il Libeccio?
Cosa sono i Punti cardinali?
Sono un Ordine del Vaticano?
Sono un sistema per chiudere le ferite?
Il Polo Sud è caldo come l’Equatore?
E il Polo Nord com’è?
Dove rimane l’Amazzonia?
E l’Arizona è il dischetto del rigore?
-Renzo Mazzetti- (18 Febbraio 2019)

GEOGRAFIA (AMORE E PACE)

Gli aspetti principali della geografia:
fisica, è la scienza che descrive e studia la Terra in tutti i suoi particolari;
politica, studia la Terra in rapporto agli uomini che l’abitano
e che l’hanno divisa in territori governati in vario modo;
economica, studia la Terra in rapporto alla produzione
e agli scambi commerciali. Gli aspetti fisici, politici ed economici
nello studio della geografia non devono mai essere considerati da soli
ma insieme con tutti gli altri fenomeni e fatti
che si manifestano in tutta la Terra nei diversi periodi storici.
Perciò, lo studio della geografia della città e del paese deve essere rapportato:
alla regione, alla nazione, al mondo intero.
Lo studio in questo modo della geografia
è un mezzo per illuminare tutti i popoli nelle loro reciproche relazioni di vita.
Lo studio e la conoscenza della geografia sviluppa l’amore per l’ambiente,
l’amore per l’ambiente produce la pace e la fratellanza nei e tra i popoli.
-Renzo Mazzetti- (23 Febbraio 2019)

IL NABABBO IGNORANTE

C’era una volta un ricco che non mandò suo figlio all’università.
Io, diceva, sono stato bene e ho fatto tanti soldi e sto bene
e mi godo la vita, e non mando all’università mio figlio perché
non ce né affatto bisogno di sapere tante cose
per me tanto inutili quanto dannose.
Io non ho studiato e faccio una vita da nababbo.
Il nababbo ignorante, chissà quanta dignità avrà venduto,
avrà comprato, avrà venduto e avrà comprato,
quanta gente avrà spremuto e ingannato sul mercato
della bassezza della propria ignoranza.
Quel nababbo ignorante e cattivo ha solo una vera fortuna:
spirito e coscienza nascoste sotto le suola.
-Renzo Mazzetti- (15 Febbraio 2019)

IGNORANZA

L’ignoranza è la tua fossa.
Vedere senza occhi
Ascoltare senza orecchi
Annusare senza naso
Amare senza cuore.
I nemici sono migliori
dei tuoi nemici?
Moderno è il meno peggio?
Il mondo non è rotondo
schiacciato ai poli?
Non conosci il nome
di quello splendido fiore?
E di quell’ortaggio?
L’uovo
è fatto dalla gallina
o dal supermercato?
Come si chiama quella stella
tra quell’albero e la collina di Giotto?
E il canto di quell’uccello?
Il nome dell’animale che ulula
a quella luce bianca notturna?
L’ignoranza distrugge la curiosità
fino a che non saprai il nome
di quell’albero da frutto.
Ma chi è Antonio Gramsci
lo sai?
L’ignoranza è la tua fossa
conoscere
amare
il tuo vivere.
-Renzo Mazzetti- (venerdì 17 giugno 2016)

FEDE COMUNISTA (DEI DEE MASSE)

Da compagno a compagno, disse Corrado grande martigiano,
hai coraggio a girare con le trombe per tutti i paesi del comune:
il muro di Berlino è caduto, alla Bolognina non l’hanno cacciato;
ma la sera dopo la sala di Torre Giulia traboccava di entusiasmo,
tutti volevano il microfono, indomiti parlavano, analizzavano.
Fede comunista incarnata, emanata da milioni di lavoratori,
dai loro alleati; chiaro l’esempio di Mario, amico di tutte e tutti;
tutto è città dal vivido spirito, cuore, cervello libero, universale,
galoppini-auto-dirigenti diffondevano nelle cassette volantini
lotta italiana unica, non più frontiere, sui confini solo rosse bandiere.
Pace e fratellanza tra e nei popoli vogliamo, l’Italia farem comunista,
ma quanti comunismi, troppi falsi comunismi in Italia e nel mondo
dove nessun vero comunismo è stato mai in nessun posto attuato;
il Partito Comunista Italiano di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer,
dei i Mario, dei i Corrado, dee le Ketti e le masse: personalità eterne.
-Renzo Mazzetti- (21 Gennaio 2019)

TAV E PONTE (SUD E NORD D’ITALIA)

Ai tempi del primo ventennio degli anni duemila,
in piena dominazione del sistema mercato e della dittatura degli Spread,
nel Mezzogiorno-Meridione-Sud d’Italia (sempre denigrato e depredato)
era prevista la costruzione del ponte sullo stretto,
costruzione poi cancellata perché, a conti fatti,
venne ritenuta costosa, inutile quanto dannosa.
Ebbene, nessuno disse nulla, anzi,
la cancellazione del ponte sullo stretto di Messina
fu da tutti apprezzata.
Al Nord, di conserva, era prevista la TAV o il TAV e,
anche se presentava tutte le ragioni, uguali o simili
a quelle addotte per la cancellazione del ponte di Messina,
quasi tutte le amministrazioni locali settentrionali
e larghe fasce romanesche, in particolare i padroni e gli imprenditori,
i sindacati omologati ai padroni o conformi ai poteri forti,
la crema dei salotti bene e i nababbi d’ogni sorta,
i poteri e la burocrazia europea, facevano un grande casino
per fare in ogni modo e a tutti i costi l’opera.
Fare, fare, fare: pensate un po’ come mai e perché.
Perché le stesse logiche che permisero
di non fare la costruzione del ponte di Messina senza colpo ferire
erano sempre valide anche per non fare la TAV o il TAV e,
come e perché, nordisti e amici, però facevano un grande casino
per il TAV e per farla comunque e ad ogni costo?
E, pensate un po’, che ai tempi della lotta di classe,
una delle parole d’ordine era: “Nord e Sud uniti nella lotta”
e che la “Questione meridionale” era, già dai tempi di Gramsci,
posta alla seria attenzione di tutti. Invece con le disuguaglianze,
enormemente aumentate nel primo ventennio degli anni duemila,
e la degenerazione dell’umanità, si entrava nel periodo definito
sviluppo dei rischi oscuri e luttuosi”.
-Renzo Mazzetti- (24 Febbraio 2019)

PIZZI E CATENE (NO TAV E SIMILI)

Sapientemente truccate e belle arrivarono
(forse come ultima e disperata risorsa)
le cortesi ben istruite insipide vipere micidiali
le signore imprenditrici e professioniste eccellenti.
Lavoro lavoro lavoro e traforo traforo traforo
esse declamavano senza conoscere mai immaginare
il lavoro duro sofferto sulla terra alla pressa al montaggio
dove gli operai invitarono invano i padroni all’assaggio.
Quarantamila crumiri nella città operaia sfruttata
immeritata vostra vita agiata lussuosa disoccupata
lisce pelli bilingue arrotolate rozzi alleati biforcati
oppressori torturatori distruttori di beni naturali.
-Renzo Mazzetti- (6 Dicembre 2018)

UN FIORENTINO DOMANDA

Sono un grullo velocizzato
Non sono complicato
Sottoposto al trattamento
Sono stato semplificato.
Non ho ragionamento
Il cervello non torturo
Non guardo lontano
Vedo molto-molto vicino.
Al Rottamatore una domanda io pongo:
Nella Bolletta ci sono due IVA
Al dieci e al ventidue per cento
Quanto pago l’acqua al litro?
-Renzo Mazzetti- (venerdì 21 febbraio 2014)

-FINE-

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

Vedi: 

LA COMMEDIA IMPENSABILE


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