BARBE E MINISTRI

 

lunedì, 9 ottobre 2017

BARBE E MINISTRI

Quando finì la prima guerra mondiale, il partito socialista era ancora una cosa molto diversa da quello che è stato, poi, il partito comunista. Nel partito socialista c’era sempre stato un po’ di tutto: mentre la classe operaia progrediva e affermava i suoi diritti, alla sua testa c’erano o delle grandi barbe riformiste, amanti del quieto vivere (che spesso e volentieri, finivano senatori del Regno, o ministri, a favore della borghesia) o rivoluzionari “massimalisti” a parole. La funzione dei primi era quella di tenere a freno il movimento operaio e impedirne lo sviluppo. La funzione dei secondi era quella di spingere la classe operaia ad azioni avventate, cioè senza alcuna preparazione, e senza avere la capacità di guida. Questa guida non potevano averla, perché essi non conoscevano, non avevano mai veramente studiato e assimilato la dottrina della classe operaia, cioè il marxismo, e, quindi, ignoravano anche qualsiasi tattica e strategia rivoluzionaria (un solo “marxista” aveva avuto l’Italia, Antonio Labriola, ma era stato solo uno studioso, un teorico). La tendenza comunista che, nell’immediato primo dopoguerra, si formò nel partito socialista, era rappresentata da un gruppo di giovani, che, a Torino, si erano dedicati con serietà, e con mezzi intellettuali non comuni, allo studio della dottrina marxista-leninista e, nello stesso tempo, si erano legati alla vita e alle lotte quotidiane della classe operaia. Antonio Gramsci fondò nel 1919, in collaborazione con Togliatti e Terracini, la rivista “Ordine Nuovo” che nel Gennaio 1921 diventerà, diretta da Gramsci, il quotidiano del Partito comunista… la gattina smette di leggere e guarda un passerotto che becca poco lontano, pian pianino appoggia “Miao!” e fa due-tre passettini, schiacciata si prepara al balzo ma resta a bocca vuota e il naso per aria. (Ricordo da un racconto di Maya).

 LA NUOVA GENERAZIONE
Chi guarda indietro cammina avanti senza essere ingannato.
-Non ricordo chi lo disse-
Occhio e tempo aiutano la verità, fretta e dubbiezza aiutano il falso.
-Seneca-
Vivrai domani? Vivere oggi è già tardi: il vero saggio è vissuto ieri.
-Marziale-
La concorrenza è per il popolo un sistema di sterminio.
-Louis Blanc-
La classe lavoratrice o è rivoluzionaria o non è nulla.
-Karl Marx-
Sia, l'acre sapore delle lacrime, per non piangere, inghiottite,
stimolo aspro al lavoro, alla lotta.
-Palmiro Togliatti-
Il futuro si nutre del passato e diviene presente.
Santa Inquisizione: sono i crimini del cattolicesimo
oppure della chiesa medioevale?
Semplificare l'insegnamento nella scuola pubblica
significa moltiplicare l'ignoranza complessa.
Ognuno si fa il partito su misura come fosse un abito;
il paese e i lavoratori ne pagano il salatissimo prezzo.
Dalle contraddizioni nasce il frutto di nuove verità.
L'occasione fa l'uomo ladro, oppure esalta l'onestà?
La povertà è un effetto della ricchezza;
il capitalismo ne è la causa.
Il futuro dei giovani si realizza nella qualità del loro presente.
-Renzo Mazzetti- (22 gennaio 2014)

 Vedi:

IL POLVERONE (17 Settembre 2017)

LETTERA A OCCHETTO (11 Ottobre 2009)

LETTERA A UN GIORNALISTA (19 Ottobre 2009)

INDICIBILE (12 Dicembre 2012)


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