SESSUATI SCAPESTRATI
martedì, 1 agosto 2017
SESSUATI SCAPESTRATI
C’erano una volta i partiti. Venivano da molto lontano.
Alcuni eroici e altri spregevoli, secondo i punti di vista e i comuni
percepire. Sopravvissuti alle bufere delle storie e della Storia. I partiti
italiani, dalla seconda guerra mondiale, aderirono alla parola politica intesa
nel nocciolo significativo di “governo della città”. Poi la degenerazione nella
negazione delle ideologie (però, strizza-strizza, soltanto di quella
comunista). Il credo fu tradito e deriso. Il popolo allontanato dalla
partecipazione democratica. I sanguinosi complotti delle antiche corti furono
sostituiti dalle dispute nei e fra i degenerati partiti. Non esisteva più la
lotta politica del popolo protagonista. Difatti tutti si accusavano
reciprocamente di “populismo”. Burattini dei soldi e dei mercati. Da quanto
tempo il non politico era eletto dagli elettori? Liti di palazzo, la musica
restava la stessa. Enrico, se pur “piccolo bianco”, fu defenestrato
dall’incolore Matteo, a sua volta sostituito dal neutro… neutro… non mi viene
neppure il suo nome, eppure lo sento sulla punta della lingua. Sputalo!
Sputalo! gridavano un branco di sessuati scapestrati. (Ricordo da un racconto
di Irina).
IL GRANDE STREGONE (in I VERSI DEL MIO VIVERE)
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Ultimo fu Matteo capo partito
primo ministro e grande stregone
che tutti mise nel calderone.
-Renzo Mazzetti-
Vedi: IRRETITI (20 Luglio 2017)
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