VIVENTI STATUE

venerdì, 14 aprile 2017

VIVENTI STATUE

Una volta, il Barone Wrangel (padre del controrivoluzionario della famosa Rivoluzione Bolscevica) si recò a visitare la villa di un vicino Granduca; passeggiando nel giardino, fu sorpreso nel vedere una grande quantità di piedistalli; incuriosito domandò come mai mancassero le statue; la risposta: nelle feste, offerte dal Granduca, c’erano le statue su quei piedistalli, non di marmo o di altro materiale, ma di contadini che, nudi, venivano verniciati di bianco e messi ognuno in una classica posa che la statua vivente doveva tenere, in assoluta immobilità, per tutto il tempo della festa.

“GLI ORRORI DEL CAPITALISMO”. Nel ringraziare per aver allietato i miei occhi con la splendida fotografia; alla fine della lettura rifletto sugli orrori del capitalismo. Esso è artefice e conseguenza del comportamento rozzo e primitivo delle persone non ancora divenute completamente umane. Esempio lampante è che il più forte si approfitta del più debole fisicamente, militarmente, economicamente, politicamente, di genere, di casta, di famiglia per opprimere, per il proprio egoistico personale tornaconto, quale esso sia, più o meno lecito formalmente ma, sempre illecito umanamente. Perciò le persone senza socialità, senza spirito di fratellanza con il loro agire ostacolano il superamento di questa èra funesta; infatti abbiamo la società bloccata, povera e triste. (commento a opinioni “ tutta colpa del capitalismo? “ di Giorgio Bocca su L’Espresso, 27 luglio 2009). (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).

SPERANZA 
Rovinaste vite umane e animali 
rovinaste tutte quelle presenti 
quelle future rimaste contagiate 
ancora soffrire nongioiose. 
Mentalità spontanee 
di un ceppo antico cavernoso 
peggior d’animale imbestialito 
non viver d’umano ignaro 
di animale dell’istinto. 
E sì 
si ribella ogni sapiente 
seppur analfabeta 
coll’impulso del cuor 
sensibile e ben vivo 
aspirar a nuova èra. 
-Renzo Mazzetti- 
(24 ottobre 2010)

 Vedi:

 FUNERALE    (GLI ORRORI DEL CAPITALISMO) (18 Settembre 2009)

 ORRORI (28 Settembre 2010) 


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