LA GIOIA MONDIALE

 

martedì, 12 gennaio 2016

LA GIOIA MONDIALE

 

Se tutti i giusti, i vescovi e i capi del mondo meditassero sul nostro Giusti scrittore della filastrocca: “Brindisi di Girella”? L’occasione non farebbe l’uomo ladro ma onesto? La tentazione riuscirebbe a trasformare un giudice in una “torre pendente”? Le occasioni, le tentazioni e i saldi, sarebbero parole uguali per l’offerta e il guadagno dei mercati ogni-opprimenti? E le opinioni pubbliche con i sondaggi e le previsioni dei tempi per i politici di professione contro quelle degli statisti, degli statali, dei pensionati e di tutti i lavoratori del cuore e della mente? Dove manca l’uguaglianza sociale potrebbe vivere la giurisdizione? Ermellino e gufo sarebbero una moderna pelliccia di canonici di collegiata? Care compagne e compagni, amici, ciò che Bruno vi ha dettato sono le problematiche per il compito a casa da svolgere insieme alla prosa della poesia “La gioia”. Mi dispiace di non aver partecipato per l’influenza che non è quella “borghese-piccolo-riformista”. Spero di svolgere personalmente la lezione del prossimo mercoledì. Auguro buon studio con uno stretto abbraccio, Albertino. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

 

L A   G I O I A

 

Frementi nell’urrà

 

le bocche ancora

 

volevano urlare

 

e urlare e urlare,

 

ma già

 

la ”radiorosta”

 

tracciava

 

un telegramma

 

su tutto l’arco del cielo:

 

”Pace!

 

I popoli

 

hanno cessato di combattere.

 

Evviva

 

questo istante!

 

La grande

 

federazione americana

 

si unisce

 

all’Unione dei soviet!”.

 

Più nessun

 

dubbio.

 

E’ firmato:

 

”Il comitato rivoluzionario americano”.

 

-Vladimir Majakovskij-

 

(Il proletario volante, parte)

 

Vedi: IL NOMINATO ALFIERE (28 dicembre 2015)

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