IL CIABA TURISTA
martedì, 10 novembre 2015
IL CIABA TURISTA
Il Ciaba trascorreva all’estero una ventina di giorni ogni
mese per le visite di Stato; accolto in pompa magna, osannato nei saluti di
benvenuto; aveva trovato un metodo originale per far sempre bella figura e
apparire tutti i giorni in televisione con un’efficace propaganda: il turismo
governativo-utile e dilettevole. Nei discorsi di saluto e in quelli di commiato
parlava delle cose belle che avrebbe fatto e di quanto sarebbero stati bene i
suoi governati. Gli spostamenti erano un’esclusiva: primi piani, battute veloci
e simpatiche, strette di mano, applausi, foto ricordo. Fece scalpore una sua
affermazione: “Chi è contro di me è contro la felicità”. La felicità, da quel
giorno, divenne l’inno ufficiale del Partito del Ciaba: in tutte le
manifestazioni cori di seguaci, con musica di cicale, lo cantavano: ”… la
felicità il Ciaba ce la darà e se verrai da lui arriverà…“. (Ricordo da un
racconto di nonna Teresina).
LA FELICITA’
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va.
Tutto sommato,
la felicità è una piccola cosa.
-TRILUSSA-
Vedi: OTTIMO E MEZZO (25 ottobre 2015)
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