SIMPATICI NOTTURNI

 

domenica, 21 settembre 2014

SIMPATICI NOTTURNI

Fanny ama tantissimo i gufi da quando aveva diciassette anni, no, anche prima, praticamente dai tempi del Liceo Artistico. I gufi gli sono stati sempre tanto simpatici, prima come animali, poi anche come soggetti da dipingere, per decorare, per cui li ha fatti in scultura, in pittura, ne colleziona oltre duecento di ogni materiale, di tanti colori e dimensioni. Le prime volte cominciò a disegnare una civetta vera che teneva viva in casa su di un piedistallo, ed era curioso guardarla mentre girava la testa a trecentosessanta gradi e quindi la sua faccia era sempre uguale sia di lato che di fronte e anche di dietro. Questa particolarità della civetta la affascinava talmente che per lei divenne il soggetto ideale da disegnare e colorare, da modificare come le pareva. La civetta ha tanti modi di essere rappresentata, più di un qualsiasi altro animale. Non esiste un altro animale che può essere manipolato da ogni punto di vista della forma. Allora come passò dalla civetta al gufo? Fanny ha sempre disegnato civette, però la civetta e il gufo sono simili e quando vedi i suoi disegni ti domandi sempre: sono civette o gufi? E i gufi che ha sono tutti civette? Gufi civette barbagianni allocchi, questi uccelli notturni che la stanno ad ascoltare, sono tutti simpatici. (Ricordo da un racconto di Vasco).

D   E   T   T   I          P   O   P   O   L   A   R   I 
Matteo ebbe un’idea 
e brutale prese il potere 
pensando al detto popolare:
Meglio un morto in casa 
che un pisano all’uscio. 
Enrico passò il campanello
e sorrise amaro nel saluto 
pensando alla famosa replica 
del pisano vendicativo: 
Che Iddio t’accontenti.
-Renzo  Mazzetti-
 (20 settembre 2014 ore 10,30 circa)

Vedi: IL POVERO ALFREDO (11 settembre 2014).



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