IL LAVAGGIO DELLE MANI

venerdì, 28 marzo 2014

IL LAVAGGIO DELLE MANI

Ascanio entra nel negozio, con un’occhiata vede che, per la barba, è il terzo; si siede, prende il giornale e dopo un po’ esclama: “Sentite! La storia si ripete in Palestina. Prima c’era l’impero romano con le sue legioni e chi si lavò le mani. Oggi c’è la grande potenza militare americana e chi si lava le mani. La pratica del lavaggio delle mani è passata indegnamente attraverso i secoli, ed’ è tutt’altro che una questione d’igiene”. Foresto ha terminato di spazzare i capelli tagliati, si lava le mani e dice: “Sotto a chi tocca”. (Ricordo da un racconto di Tirella).

IL   NUOVO   GOLIA
Lo spirito offeso con la carne martoriata
in gloria trova la giustizia terrena,
innocente e savia, la terra promessa
ai nativi toglie, ai perseguitati dona.
David vincitori, ai massacri sopravvissuti,
nei campi curano germogli e semi di vita
libera e serena, felice e armoniosa, sensibili
ospiti d’amore, vicini senza confini, fratelli di pace.
stirpe sfortunata, dispersa e perduta, disperata,
nel terrore segnata dall’angoscia più cruda,
salvata da sacrificali gesti di tanti altri
umani generosi spontanei, giusti qualsiasi.
Tanti perirono volontari nell’immane sofferenza
da eccelsi eroi salvatori, seppur nell’ombra,
anonimi e modesti d’ogni fede, classe e credo
David fermi e forti contro l’estinzione.
Il nuovo Golia appare verme proprietario
egoista irriconoscente insaziabile, crudele
penetra e divora le terre vicine, uccide
e in ogni metro rubato, fa micidiale avamposto.
Ritorna intelligente
oh piccolo e mite
forte e coraggioso
popolo risorto!
-Renzo  Mazzetti-
(25 marzo 2014)

Vedi: 

IL PARTITO PIONIERE (20 marzo 2014) ; 

 PALESTINESI (26 novembre 2009) ; 

PAOLO (1 aprile 2011).



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