IL RISORGERE

martedì, 12 novembre 2013

IL RISORGERE

I martiri nostri sono tutti risorti e danno lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado, ogni sabato da tutte le televisioni, tutti i giorni in rete. I cittadini conoscono la storia della Prima e della Seconda Resistenza, la nostra Costituzione è attuata ed è stata presa come esempio dalle nazioni della Terra. Il periodo dell’involuzione della Repubblica Monarchica è stato superato con l’attiva partecipazione democratica di massa, con l’avvento di Verità, con la piena luce sui misteri di Stato, sul terrorismo, sulla strategia della tensione; con la distruzione di tutte le armi e la riconversione dell’industria bellica non esistono più eserciti e polizie; la concorrenza con il sistema economico del libero mercato delle merci, della finanza, del gioco in Borsa sono stati sostituiti con la moneta unica figurativa; sono spariti gli imbroglioni, i ladri, gli assassini e le prigioni sono diventate luminosi comodi appartamenti; l’ambiente con il paesaggio, le testimonianze antiche con le opere d’arte e gli animali sono tutti ugualmente rispettati dai divenuti umani; la vita pubblica si svolge alla vista di chiunque e tutte le comunicazioni delle Autorità sono diffuse in tempo reale dalla Radio Libera; i giornali quotidiani riportano i fatti realmente accaduti; quelli settimanali tutte le opinioni; i mensili le meditazioni; i libri tutti i temi di qualsiasi genere. Una cuoca è Presidente della Repubblica, un operatore ecologico è Presidente del Consiglio dei Popoli, un’operaia metalmeccanica è Presidente del Circolo dei Rappresentanti dei Cittadini; la solidale fratellanza e la pace mondiale hanno conseguito una felice realtà piena di amore. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 P     E     N     S     I     E     R     I
 Un sorriso non più bianco
 non più nero né giallo
 aprirà la strada alla vita.
 Quando il padrone
 più non esisterà
 nelle officine il proletario
 diverrà libero uomo:
 Così avverrà la fratellanza!
 Certamente altre parole
 dovranno scaturire diversamente
 per comunicare le sensazioni,
 per dire dell’economia, della scuola,
 del lavoro, della letteratura,
 delle ricerche, delle esplorazioni extraterrestri.
 Cosa diranno quelle parole?
 Per i sentimenti
 basterà dire: Amore.
 -Renzo  Mazzetti-
 (”Verso Levante” Poesie del mio autunno caldo. //ISMECA Bologna, anno 2009)

 

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