BALILLA

mercoledì, 31 ottobre 2012

BALILLA

Occhetto è un arrampicatore ma bisogna comunque dire basta alla rigidità di Berlinguer. L’esasperato anticraxismo di Berlinguer è un’eredità negativa. Ora spero tanto che segretario non diventi Occhetto: è un balilla! E’ evidente che la politica di formazione e promozione dei quadri dirigenti si è rivelata sbagliata. Gli errori di Berlinguer sono soprattutto due: il referendum sulla scala mobile, che ha spaccato l’unità sindacale, e la teoria della ”diversità” che ha accentuato l’isolamento dei comunisti. Non si può andare dietro a Capanna! I miglioristi sferrano l’attacco per perorare un rapporto privilegiato con Craxi, sulle compatibilità della politica economica, sulla riforma istituzionale e sulle questioni internazionali. E’ giusto puntare sul pacifismo di Pietro Ingrao, oppure sull’Europa unita anche come entità militare, tema caro a Napolitano? Discutiamo e ci dividiamo non solo a Botteghe Oscure in Roma ma in tutte le sezioni del Paese. I miglioristi vogliono aprire alla cultura liberal-democratica, riannodare il dialogo con il psi milanese di Craxi, promuovere un partito unico del lavoro, riconoscere l’importanza dell’esperienza socialdemocratica europea. Misero Berlinguer in croce falce martello: la vignetta di Forattini vale molto di più che di un seminario. Il migliorismo vince e la società nel nulla sprofonda. (Ricordo da un racconto di Tirella).

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 R A Z Z A       D A N N A T A
 Dai miglioristi,
 pur aspettandomi di tutto
 durante i vari cicli politici,
 sono sempre stato sorpreso,
 amaramente addirittura sbigottito,
 per le loro acrobatiche giravolte,
 impreviste, incomprensibili, ingiustificabili,
 le quali, comunque, riportavano
 immancabilmente indenni
 gli onorevoli deretani sulle ambite poltrone.
 -Renzo  Mazzetti-


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