GLAUCHIANI INGIUSTI

 

domenica, 28 ottobre 2012

GLAUCHIANI INGIUSTI

I pesci, a contatto con una certa erba posta sulla riva del mare, riacquistano la vita. Con l’avanzare dell’età della Terra, l’umanità si allontana dal suo stato primitivo. A furia di studiare l’uomo, l’uomo si è messo nella condizione di impossibilità di conoscersi. Ci vuole più filosofia e meno teologia di quanto non si creda. La versione della creazione del mondo da parte di un dio, forse, ci ha messo sulla strada della non conoscenza del vero? (Ricordo da un racconto di Tirella).

 P  R  I  M  A      V  I  T  A
 Con la schiena curva
 il capo rivolto in alto
 e le braccia
 le cui mani
 penetrano nella bruciante terra
 la forma umana
 appare per la prima volta
 battendo per assodare la terra
 le estremità callose divenute piedi.
 Per il soffio possente dell’aria
 non ancora forgiata nella parola
 si apre il cielo sull’universo.
 Due grandi occhi
 penetrano nelle affascinanti profondità
 cominciando a tessere i primi perché
 portando la volontà del sapere
 nell’ammasso confuso di un cervello.
 -Renzo   Mazzetti-
 


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