BRINDISI

 

BRINDISI                                                 SABATO  17  DICEMBRE  2011   h.  06,16.

 

(foto: RIFLESSI)

 

Alla fratellanza dei lavoratori! Cittadini! Dividere per regnare, tale fu la divisa di tutte le tirannie: e anche quanti sottili e perfidi sotterfugi vengono adoperati dagli oppressori per armare i figli del popolo contro se stessi! Essi sanno bene che un solo momento di unione perfetta tra noi significherebbe la loro rovina per sempre. In effetti, cosa sono costoro di fronte alla nazione? Uno contro mille. Perché, dunque, il popolo stesso deve supplire alla loro impotenza originaria? Chi colma le loro armate? I figli del popolo. Chi osa incaricarsi di spiare i concittadini? Non sono ancora i figli del popolo? Che essi dunque comprendano infine che, sotto le apparenze di un privilegio degradante, sono dei ferri che ribadiscono a se stessi, e che ogni palla tirata contro il popolo deve necessariamente spezzare un cuore, quello stesso, la cui mano traviata ha potuto dimenticare, e il giorno dell'uguaglianza splenderà ben presto per noi. Alla fraternità dei lavoratori! Alla comunità sociale! (Banchetto comunista nell'anno 1840 a Belleville dal Journal du peuple di Dupoty, brindisi del cittadino Grassel -legatore di libri-).

L A     G I O I A

Frementi nell'urrà

                                                     le bocche ancora

v olevano urlare

                                                 e urlare e urlare,

ma già

                                la ''radiorosta''

                                                                       tracciava

un telegramma

                                                            su tutto l'arco del cielo:

''Pace!

                    I popoli

                                                                             hanno cessato di combattere.

Evviva

                                questo istante!

La grande

                                                 federazione americana

si unisce

                                                all'Unione dei soviet!''.

Più nessun

                          dubbio.

E' firmato:

                                                                               ''Il comitato rivoluzionario americano''.

-Vladimir  Majakovskij-

(parte tratta da: Il proletario volante)

 

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