MARZABOTTO

martedì, 29 settembre 2009

MARZABOTTO

I nazisti volevano dare una prova di forza e punire gli abitanti dimostratisi solidali con i partigiani; due reggimenti con carri armati e artiglierie avanzarono con manovra concentrica e uccisero, bruciarono, distrussero; morirono milleottocentotrenta persone, in maggioranza donne e bambini.

EPIGRAFE
Questa è memoria di sangue
di fuoco, di martirio,
del più vile sterminio di popolo
voluto dai nazisti di von Kesselring
e dai loro soldati di ventura
dell’ultima servitù di Salò
per ritorcere azioni di guerra partigiana.
I milleottocentotrenta dell’altipiano
fucilati ed arsi
da oscura cronaca contadina e operaia
entrano nella storia del mondo
col nome di Marzabotto.
Terribile e giusta la loro gloria:
indica ai potenti le leggi del diritto,
il civile consenso
per governare anche il cuore dell’uomo,
non chiede compianto o ira,
onore invece di libere armi
davanti alle montagne e alle selve
dove il Lupo e la sua Brigata
piegarono più volte
i nemici della libertà.
La loro morte copre uno spazio immenso,
in esso uomini d’ogni terra
non dimenticano Marzabotto,
il suo feroce evo
di barbarie contemporanea.
-Salvatore Quasimodo-

VEDI: MANIN


 

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