STUDENTI TASSATI E TARTASSATI
STUDENTI TASSATI E TARTASSATI
(Ricordo da un racconto di Ariella)
La libertà la democrazia la pace la repubblica, furono conquistate con la Resistenza per la liberazione dalla monarchia e dal fascismo. Però, riforma su riforma contro la Costituzione, la libertà la democrazia la pace la repubblica furono stravolte, deviate, capovolte. La libertà di studiare fu ostacolata con le tasse e le soglie di accesso. La democrazia fu sabotata con sistemi maggioritari, con grottesche coalizioni, con le primarie metafora della democrazia, con le soglie di accesso. Con la cancellazione del sistema democratico per eccellenza rappresentato dal proporzionale, molte formazioni politiche e molte idealità, che per la loro spirituale elevatezza non potevano allearsi con politicanti narcisi civettoni affaristi arrivisti malavitosi, vennero escluse dalle competizioni elettorali. La lotta degli studenti rivendicava la libertà di studiare tutte le discipline preferite senza l’ostacolo delle famigerate soglie, libri gratuiti, erogazione di un compenso ai meritevoli. I risparmi ottenuti con il disarmo, la pace, con un onesto sistema tributario, avrebbero di gran lunga coperto le spese per sostenere gli studenti meritevoli, riportato l’Italia nell’alveo della Costituzione originaria, sviluppato la partecipazione del popolo alla politica, attuato in concreto libertà e democrazia, convivenza civile, serenità nell’animo.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 8 Dicembre 2025 h.16,12)
(Ricordo da un racconto di Pallino))
Si ascoltava, ballando all’orecchio si sussurrava,
il corpo si sentiva premere dalle grandi labbra
e quelle piccole fremevano.
Rosso bandiera sussurrava reciproco uguale:
traducevano nell’intimo diverso orgasmo
quei versi musicati cantati da Vasco Rossi:
Voglio una vita spericolata,
voglio una vita piena di guai,
ognuno con il suo viaggio per tutti diverso,
voglio una vita che non mi fa dormire mai,
voglio una vita, la voglio piena di guai.
Ah! Oh! Mmm!
Esaltanti anni rivoluzionari gioiosi
pieni di passione sessuale politica sociale.
E, se poi, i guai furono le ignoranti cattive manganellate
scagliate sulla città di Pisa che unita gridava Palestina libera
e si ribellava contro il genocidio dei palestinesi,
dove era stata sotterrata la classe operaia?
Perché non scioperava?
Gli studenti erano tutti risorti e vispi lottavano
con umana passione per la sacra umanità.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 27 Febbraio 2024 h.08,11)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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