RUSSIA E PALESTINA

RUSSIA E PALESTINA

(Ricordo da un racconto di Ariella)

Quella mattina il sole si vergognava e restava nascosto dietro la collina. Il sole si vergognava? Sì, si vergognava di illuminare l’odio sputato dalla nostra degenerata coscienza che distruggeva la convivenza pacifica. Eravamo democratici apparenti con comportamenti fascisti. Non siamo democratici nel momento in cui un intero popolo è considerato nemico e ogni singolo cittadino perseguitato. Ricordiamo i giapponesi imprigionati negli Stati Uniti per il solo motivo di essere d’origine giapponese dopo che il Giappone attaccò Pearl Harbor; e quanti soldati di origine giapponese sono caduti combattendo contro il Giappone e il nazifascismo. Pertanto non possiamo vietare all’artista e all’atleta di non esibirsi solo perché russo e manganellare lo studente che sventola la bandiera palestinese.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 11 Novembre 2025 h.11,38)


ODIO L’ODIO
(Ricordo da un racconto di “Abbaio”)
Il quotidiano “Il verso del cane” nella pagina culturale “Abbaio”
riportava approfondite ricerche e considerazioni relative e alla parola “odio”
e ai molteplici significati dovuti espressi dall’odio.
La prima fra tutte le analisi era che non andava soffocato
il sentimento umano di rivolta contro soprusi, ingiustizie, delitti.
L’odio per la violenza delle manganellate contro la pace,
l’odio per le armi, l’odio per la guerra, l’odio contro chi massacrava civili innocenti,
che, per l’enorme numero di uccisioni, stava evidentemente attuando un genocidio,
erano sentimenti di odio che esprimevano empatia, maturità umana eccelsa.
L’odio era sempre giusto, addirittura doveroso, se provato da un umano sensibile e pacifico,
che odiava l’odio con cui altri individui disumanizzati commettevano crimini contro l’umanità,
che attuavano il genocidio del popolo palestinese.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 4 Marzo 2024 h.08,13)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.




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