PALESTINESI IN PARADISO

PALESTINESI IN PARADISO

(Ricordo da un racconto di "Abbaio")

La flotilla di soccorso umanitario era vicina alle acque della martoriata Palestina. I coraggiosi naviganti, nonostante avessero subito i criminali e vigliacchi attacchi, continuavano l'encomiabile missione. "Il verso del cane" riportava un vasto servizio sui commenti della rete: Romeo sul Presidente: Non ci aspettiamo rispetto del diritto internazionale da chi inviò i Tornado italiani a bombardare ripetutamente Belgrado benché la Jugoslavia non ci avesse minacciato, violando così la Costituzione, calpestando le risoluzione ONU, il tutto per il vile servilismo verso gli americani. Eleonora: Il paese reale sono gli automobilisti bloccati sulla tangenziale Est di Roma che applaudono chi manifesta per Gaza. Alessandro: Il 28 ottobre 2023 Meloni, quando il sangue dei bambini palestinesi arrivava fino alle ginocchia, si rifiutava di votare in favore di una tregua umanitaria all'ONU per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. L'ambasciatore italiano: Sempre solidali con Israele, la sua sicurezza non negoziabile. Il 12 dicembre 2023 Meloni, quando il sangue dei bambini palestinesi arrivava fino in cielo, si rifiutava, per la seconda volta in meno di due mesi, di votare una risoluzione all'Assemblea generale dell'ONU per il cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. Il 26 gennaio 2024, quando la Corte internazionale di giustizia dell'ONU ha avviato il processo per genocidio contro Israele, Meloni si è schierata dalla parte di Netanyahu contro i palestinesi. Il 19 maggio 2024, quando il Procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto il mandato di arresto contro Netanyahu, Meloni, per bocca di Tajani, ha definito la richiesta del tutto inaccettabile. Il 19 settembre 2024, Meloni si è rifiutata di votare in favore di una risoluzione ONU che chiedeva a Israele di porre fine all'occupazione dei territori palestinesi. Il 13 gennaio 2025, Tajani quando i morti Gaza erano 40.000, dichiarava: Israele non ha commesso alcun crimine di guerra. Elio: Meloni non dice una parola sulle ragioni di decine di migliaia di persone scese pacificamente in piazza, niente sui crimini commessi da Israele a Gaza, sui bambini e i giornalisti ammazzati ma strumentalizza episodi di pochi violenti infiltrati. La prima spartitrice di odio è lei. Riccardo: L'umanità vince sulla politica della complicità con Israele. A un certo Sbarra che criticava lo sciopero generale contro il genocidio e a sostegno della Flotilla umanitaria, Il Bicefalo: Signore perdona il signor Sbarra perché non si rende conto di quello che ha detto! Anonima friulana: Sono una persona semplice vedo ragazzi e ragazze protestare contro il genocidio e mi commuovo, in fondo forse c'è speranza.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 26 Settembre 2025 h.15,58)



ODIO L'ODIO
(Ricordo da un racconto di “Abbaio”)
Il quotidiano “Il verso del cane”
nella pagina culturale “Abbaio”
riportava approfondite ricerche
e considerazioni relative e alla parola “odio”
e ai molteplici significati dovuti espressi dall’odio.
La prima fra tutte le analisi
era che non andava soffocato
il sentimento umano di rivolta
contro soprusi, ingiustizie, delitti.
L’odio per la violenza
delle manganellate contro la pace,
l’odio per le armi, l’odio per la guerra,
l’odio contro chi massacrava civili innocenti,
che, per l’enorme numero di uccisioni,
stava evidentemente attuando un genocidio,
erano sentimenti di odio che esprimevano empatia,
maturità umana eccelsa.
L’odio era sempre giusto, addirittura doveroso,
se provato da un umano sensibile e pacifico,
che odiava l’odio con cui altri individui disumanizzati
commettevano crimini contro l’umanità,
che attuavano il genocidio del popolo palestinese.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 4 Marzo 2024 h.08,13)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.


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