DIVINAZIONE A VENIRE (RACCOLTA IMMORTALE)
DIVINAZIONE A VENIRE (RACCOLTA IMMORTALE)
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 3 Gennaio 2025 h.13,00)
POTTER
E ROSSANO
(Ricordo da un racconto di nonna Teresina)
Sfugge l'anno, sicuramente è lontano ma non troppo:
il compagno Rossano registrò per me una cassetta
con la musica classica immortale arricchita da brani
eseguiti con sprizzante entusiasmo dalla Banda Musicale di Marti.
Apre cuori e intelletti, e, come da sempre, bagna gli occhi,
illumina le menti e mette allegria quella musica
che va da “Bandiera Rossa” a “La gazza ladra” e Valzer.
Il pensiero ribelle pisano, intima aurora mondiale,
scaturisce all'Inno dei Lavoratori.
L'Internazionale dei Lavoratori è sempre stato e sarà futuro.
Pensa, scritta dal poeta della Comune di Parigi Eugène Potter,
è futuro,
rifletti su tutti i versi e in particolare su:
“E la macchina sia alleata, non nemica ai lavoratori,
così la vita rinnovata all'uom darà pace e amor”.
Studia Dante e Leopardi, Bicefalo e tanti altri,
ma studia e analizza, fai la prosa su “L'Internazionale”,
rifletti, che cosa è il fondamento della scuola classica,
alimento dello spirito e del sapere universale,
esaltazione dell'umanità proiettata nel fraterno futuro.
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 13 Settembre 2018 h.06,25)
(Ricordo da un racconto di nonna Teresina)
Sfugge l'anno, sicuramente è lontano ma non troppo:
il compagno Rossano registrò per me una cassetta
con la musica classica immortale arricchita da brani
eseguiti con sprizzante entusiasmo dalla Banda Musicale di Marti.
Apre cuori e intelletti, e, come da sempre, bagna gli occhi,
illumina le menti e mette allegria quella musica
che va da “Bandiera Rossa” a “La gazza ladra” e Valzer.
Il pensiero ribelle pisano, intima aurora mondiale,
scaturisce all'Inno dei Lavoratori.
L'Internazionale dei Lavoratori è sempre stato e sarà futuro.
Pensa, scritta dal poeta della Comune di Parigi Eugène Potter,
è futuro,
rifletti su tutti i versi e in particolare su:
“E la macchina sia alleata, non nemica ai lavoratori,
così la vita rinnovata all'uom darà pace e amor”.
Studia Dante e Leopardi, Bicefalo e tanti altri,
ma studia e analizza, fai la prosa su “L'Internazionale”,
rifletti, che cosa è il fondamento della scuola classica,
alimento dello spirito e del sapere universale,
esaltazione dell'umanità proiettata nel fraterno futuro.
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 13 Settembre 2018 h.06,25)
L’INTERNAZIONALE
Compagni
avanti, il gran Partito
noi
siamo dei lavorator.
Rosso
un fiore in petto ci è fiorito,
una
fede ci è nata in cuor.
Noi
non siamo più nell’officina,
entro
terra, nei campi, in mar
la
plebe sempre all’opra china
senza
ideali in cui sperar.
Su,
lottiamo! l’ideale
nostro
al fine sarà
l’Internazionale
futura
umanità.
Un
gran stendardo al sol fiammante
dinanzi
a noi glorioso va,
noi
vogliam per esso siano infrante
le
catene alla libertà.
Che
giustizia al fin venga, vogliamo:
non
più servi, non più signor;
fratelli
tutti esser dobbiamo
nella
famiglia del lavor.
Su,
lottiamo! l’ideale
nostro
al fine sarà
l’Internazionale
futura
umanità.
Lottiam,
lottiam, la terra sia
di
tutti eguale proprietà,
più
nessuno nei campi dia
l'opra
ad altri che in ozio sta.
E
la macchina sia alleata,
non
nemica ai lavorator,
così
la vita rinnovata
all’uom
darà pace ed amor.
Su,
lottiamo! l’ideale
nostro
al fine sarà
l’Internazionale
futura
umanità.
Avanti,
avanti, la vittoria
è
nostra e nostro è l’avvenir;
più
civile e giusta, la storia
un’altra
era sta per aprir.
Largo
a noi, all’alta battaglia
noi
corriamo per l’Ideal.
Via,
largo, noi siam la canaglia
che
lotta pel suo Germinal.
Su,
lottiamo! l’ideale
nostro
al fine sarà
l’Internazionale
futura
umanità.
-Eugène
Potter- (Poeta della Comune di Parigi)
BANDIERA
ROSSA
Avanti
o popolo alla riscossa
bandiera
rossa bandiera rossa
Avanti
o popolo alla riscossa
bandiera
rossa trionferà.
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
evviva
il socialismo e la libertà.
Per
gli sfruttati immensa schiera
la
pura innanzi rossa bandiera
o
proletari alla riscossa
bandiera
rossa trionferà.
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
il
frutto del lavoro a chi lavora andrà.
Dai
campi al mare alla miniera
all'officina
chi soffre e spera
sia
pronto è l'ora della riscossa
bandiera
rossa trionferà.
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
soltanto
il socialismo è vera libertà.
Non
più nemici non più frontiere
sono
i confini rosse bandiere
o
socialisti alla riscossa
bandiera
rossa trionferà.
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
nel
solo socialismo è pace e libertà.
Falange
audace cosciente e fiera
dispiega
al sole rossa bandiera
lavoratori
alla riscossa
bandiera
rossa la trionferà.
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
Bandiera
rossa la trionferà
evviva
il comunismo e libertà.
CANTO
DEI L AVORATORI DEL MARE
Lavoratori,
del mar s'intoni
l'inno
che il mare con noi cantò
da
che fatiche, stenti e cicloni
la
nostra errante vita affrontò,
quando
con baci d'oro ai velieri
l'ultimo
raggio di sol morì
e
giù tra i gorghi de' flutti neri
qualcun
de' nostri cadde e sparì.
Su
canta, o mare, l'opra e gli eroi,
tempeste
e calme, gioia e dolor!
O
mare canta, canta con noi
l'inno
di sdegno, l'inno d'amor.
Canto
d'aurore di rabbie atroci
sogni
e singhiozzi del marinar
raccogli
e irradia tutte le voci
che
il nembo porta da mare a mar
e
soffia dentro le vele forti
che
al sole sciolse la nostra fè
e
chiama e chiama da tutti i porti
tutta
la gente che al mar si die'.
Su
canta o mare l'opra e gli eroi
tempeste
e calme gioia e dolor
o
mare canta, canta con noi
l'inno
di sdegno, l'inno d'amor.
Solo
una voce da sponda a sponda
sollevi
al patto di redenzion
quanti
sudano solcando l'onda
per
questa al pane sacra tenzon
mentre
marosi gonfi di fronde
e
irose attardan forze il cammin
noi
da la nave scorgiam le prode
dove
le genti van col destin.
Su
canta o mare l'opra e gli eroi
tempeste
e calme gioia e dolor
o
mare canta, canta con noi
l'inno
di sdegno, l'inno d'amor.
Già
da ogni prora che il corso affretta
la
evocatrice diana squillò
e
all'alba il grido della vendetta
la
verde terra già salutò
terra
ideale dell'alleanza
tra
menti e braccia giustizia e cor
salute
o porto de la speranza
che
invoca il mesto navigator.
Su
canta o mare l'opra e gli eroi
tempeste
e calme gioia e dolor
o
mare canta, canta con noi
l'inno
di sdegno, l'inno d'amor.
Noi
sugli abissi tra le nazioni
di
fratellanza ponti gettiam
coi
nostri corpi su dai pennoni
dell'uomo
i nuovi diritti dettiam
ciò
che dai mille muscoli spreme
con
torchi immani la civiltà
portiam
pel mondo gettando il seme
che
un dì per tutti germoglierà.
Su
canta o mare l'opra e gli eroi
tempeste
e calme gioia e dolor
o
mare canta, canta con noi
l'inno
di sdegno, l'inno d'amor.
-PIETRO
GORI-
INNO
DEI LAVORATORI
Su
fratelli, su compagne,
su,
venite in fitta schiera:
sulla
libera bandiera
splende
il sol dell’avvenir.
Nelle
pene e nell’insulto
ci
stringemmo in mutuo patto,
la
gran causa del riscatto
niun
di noi vorrà tradir.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
La
risaia e la miniera
ci
han fiaccati ad ogni stento
come
i bruti d’un armento
siam
sfruttati dai signor.
I
signor per cui pugnammo
ci
han rubato il pane,
ci
han promessa una dimane:
la
dimane si aspetta ancor.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
L’esecrato
capitale
nelle
macchine ci schiaccia,
l’altrui
solco queste braccia
son
dannate a fecondar.
Lo
strumento del lavoro
nelle
mani dei redenti
spenga
gli odii e fra le genti
chiami
il dritto a trionfar.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
Se
divisi siam canaglia,
stretti
in fascio siam potenti;
sono
il nerbo delle genti
quei
che han braccio e che han cor.
Ogni
cosa è sudor nostro,
noi
disfar, rifar possiamo;
la
consegna sia: sorgiamo
troppo
lungo fu il dolor.
il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
Maledetto
chi gavazza
nell’ebbrezza
dei festini,
fin
che i giorni un uom trascini
senza
pane e senza amor.
Maledetto
chi non geme
dello
scempio dei fratelli,
chi
di pace ne favelli
sotto
il pié dell’oppressor.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
I
confini scellerati
cancelliam
dagli emisferi;
i
nemici, gli stranieri
non
son lungi ma son qui.
Guerra
al regno della guerra,
morte
al regno della morte;
contro
il diritto del più forte,
forza
amici, è giunto il dì.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
O
sorelle di fatica
o
consorti negli affanni
che
ai negrieri, che ai tiranni
deste
il sangue e la beltà.
Agli
imbelli, ai proni al giogo
mai
non splenda il vostro riso:
un
esercito diviso
la
vittoria non avrà.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
Se
eguaglianza non è frode,
fratellanza
un’ironia,
se
pugnar non fu follia
per
la santa libertà.
Su
fratelli, su compagne,
tutti
i poveri son servi:
cogli
ignavi e coi protervi
il
transigere è viltà.
Il
riscatto del lavoro
dei
suoi figli opra sarà:
o
vivremo del lavoro
o
pugnando si morrà.
-FILIPPO
TURATI-
INNO DEL PRIMO MAGGIO
-ANONIMO-
REGIME
DI GUERRA E DITTATORI
La democrazia degenerata
non rispetta la Costituzione
della Repubblica
(legge Ascanio sulla Gazzetta del
Barbiere) e prosegue:
il popolo,
imbambolato dalla pubblicità
della fascistica monarchia,
soffre per l’economia di
guerra,
paga salato le spropositate spese
per le armi,
fa sacrifici per l’alto costo
della vita.
Interviene Giuliano:
i fascisti adorano i loro
criminali dittatori sconfitti.
Foresto, mentre insapona una
barba, incazzato borbotta:
è ora di rivalutare i nostri
dittatori vittoriosi.
-Renzo
Mazzetti- (Lunedì 30 Dicembre 2024 h.14,57)
ESERCITO ROSSO
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Nella terza pagina di MIAO! il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente.
Poi, sotto il titolo “Verso il 25 Aprile”, Zampetta scrive:
Era il 28° anniversario della Rivoluzione bolscevica, 6° anno di guerra mondiale.
Gli ultimi baluardi della tirannia nazifascista stavano cadendo sotto i colpi degli alleati,
dei partigiani, dei sovietici. Stava crollando tutto il sistema politico e militare
con il quale Hitler e Mussolini avevano asservito i popoli di tante nazioni.
Le forze della libertà stavano per sconfiggere la barbarie dell'oppressione nazifascista.
Churchill alla Camera dei Comuni il 7 Novembre 1944 dichiara:
“E' sulla Russia che si è addensato il maggior peso della lotta.
Devo affermare che è stato l'Esercito Rosso che si è assunto il compito
di ridurre a brandelli il nostro nemico. Ad onta di tutti i nostri sforzi,
io credo che non ci sarebbe stato possibile, nel giro di pochi anni,
attaccare e sbaragliare un esercito potente come quello tedesco,
se l'Esercito Rosso non gli avesse inflitto sconfitte così spaventose
e non avesse minato il morale di tutti i soldati del Reich”.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 17 Aprile 2023 h.16,38)
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Nella terza pagina di MIAO! il motto: Il futuro si nutre del passato e diviene presente.
Poi, sotto il titolo “Verso il 25 Aprile”, Zampetta scrive:
Era il 28° anniversario della Rivoluzione bolscevica, 6° anno di guerra mondiale.
Gli ultimi baluardi della tirannia nazifascista stavano cadendo sotto i colpi degli alleati,
dei partigiani, dei sovietici. Stava crollando tutto il sistema politico e militare
con il quale Hitler e Mussolini avevano asservito i popoli di tante nazioni.
Le forze della libertà stavano per sconfiggere la barbarie dell'oppressione nazifascista.
Churchill alla Camera dei Comuni il 7 Novembre 1944 dichiara:
“E' sulla Russia che si è addensato il maggior peso della lotta.
Devo affermare che è stato l'Esercito Rosso che si è assunto il compito
di ridurre a brandelli il nostro nemico. Ad onta di tutti i nostri sforzi,
io credo che non ci sarebbe stato possibile, nel giro di pochi anni,
attaccare e sbaragliare un esercito potente come quello tedesco,
se l'Esercito Rosso non gli avesse inflitto sconfitte così spaventose
e non avesse minato il morale di tutti i soldati del Reich”.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 17 Aprile 2023 h.16,38)
-FINE-
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