MINORATA OPPOSIZIONE INFECONDA

MINORATA OPPOSIZIONE INFECONDA

(Ricordo da un racconto di Ariella)

Nel campionato politico, girone Camera e Senato, le partite avevano perso l’interesse del pubblico pagante; tre quarti degli spalti andavano deserti e soltanto le tribune gratuite riservate ai benestanti privilegiati erano affollate. Per l’affollata partecipazione delle tribune e il deserto degli spalti i dominanti godevano di un grande entusiastico tifo. Il gioco era evidentemente sbilanciato perché dominava sempre la squadra di governanti e governativi. La metà del campo dei dominanti era sempre deserta tanto che il numero uno lasciava addirittura indifesa la porta per recarsi continuamente a sbrigare i suoi affari di casa e dell’estero. L’altra metà del campo era sempre affollata e subiva reti e autogol a ripetizione. Il pallone era sempre sapientemente tenuto e fatto girare dalla squadra dei dominanti. Perciò anche l’informazione e gli intellettuali diffondevano notizie e argomentazioni favorevoli alla maggioranza. La squadra dell’opposizione era smarrita, non aveva argomenti, non riusciva a toccare palla perché andava dietro, debolmente, al gioco altrui, e, incapace, non metteva in campo proprie autonome argomentazioni e problemi con le giuste soluzioni che avrebbero interessato e riportato sugli spalti i suoi assenti spettatori.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 21 Dicembre 2024 h.19,05)


IL POETA LA DOCENTE E IRINA
(Ricordo da un racconto di Vasco)
La professoressa, anche lei indovina, diceva:
Non c’è bisogno dei massimi sistemi
per analizzare la crisi della sinistra.
Sappiamo benissimo quanto sono importanti le leadership.
La classe dirigente di oggi è povera,
povera dal punto di vista culturale e ideale, parlamentarizzata.
L’opposizione non incalza.
Andrebbe fatta una bella analisi sociale
della trasformazione delle classi dirigenti
tenendo conto anche della loro funzione sociale.
E tenendo conto di come sia cambiato il linguaggio politico
con la presenza massiccia della televisione. Eppoi, più avanti,
proseguiva: Le idee politiche hanno bisogno di tempo per sedimentare.
Se si cambia troppo facilmente si perde l’identità.
Poi, nel Marzo del 2023, nel ricordo da un racconto di Irina:
Arrivò Occhetto con dubbiosi e miglioristi, bersaglio centrato, autogol.
Un punto a favore per la reazione.
Arrivò Veltroni ego calante, bersaglio centrato, autogol.
Un punto per il maggioritario legge elettorale truffa all'americana.
Arrivò Bersani con privatizzazioni e smantellamento dello Stato,
bersaglio centrato, autogol. Un punto per il liberismo.
Arrivò Renzi rottamatore, bersaglio centrato, autogol. Un punto per la destra.
Arrivò Letta che negava l'evidenza del veleno fascista, bersaglio centrato, autogol.
Sinistra scomparsa.
Arrivò Schlein che abbracciava Bonaccini, bersaglio centrato, autogol.
Sopra il Nazareno apparvero le effigi di Pannella e Mussolini”.
-Renzo Mazzetti- (Domenica 14 Aprile 2024 h.12,46)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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