SOPORIFERO TALK SHOW

SOPORIFERO TALK SHOW

(Ricordo da un racconto di Ariella)

Ettore Scola su: Incontro al Duemila, L'Unità, Dicembre 1986, evidenziava l'eccesso di tecnologia, ingegneria genetica, nucleare. Ma anche disaffezione alla politica. Piccole oltre che grandi immoralità. Era preoccupato soprattutto di questa sorta di disaffezione, questa incapacità a concentrarsi che scorgeva nella gente. Disaffezione in parte creata dai mass-media. Alla televisione, diceva, si citerà sicuramente questo o quel problema che corrisponde a un bisogno reale, a un problema stringente. Ma dopo due minuti “seri” ci saranno le tre ore di spettacoli del sabato sera, oppure i contenitori di talk-show. Con un effetto negativo sui cervelli e sulle menti della gente. Nel 2024 quella che a quei tempi era una preoccupazione divenne allarme sociale. Le televisioni erano strapiene di dibattiti con troppi partecipanti. Ci si divertiva a sentir parlare, urlare, offendersi, ma, il più delle volte, non si capiva niente per le parole che, cavalcando su altrettante parole, producevano soltanto rumore, rumore soporifero. Lo sbalzo di volume della pubblicità ti svegliava, poi la confusione del rumore di parole ti riaddormentava. Ventiquattr'ore su ventiquattro di grande confusione soporifera. Insomma, non si capiva niente, ma, tra un sonnellino e l'altro, si tifava per lo scrittore o l'oppositore o il governante o il governativo, per quello di destra o di sinistra, anche se ti prendevano quasi tutti in giro.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 12 Ottobre 2024 h.18,29)

VEDI: SANTO ABOMINIO

PRESENTE FUTURO
(Ricordo da un racconto di Maya)
La terza pagina di “Miao!” iniziava così:
Il futuro si nutre del passato e diviene presente”.
Il motto di Bicefalo, vissuto nel XXI secolo, era significativo
per esprimere la contrarietà assoluta
alla promessa di un futuro radioso (che mai si realizzava)
fatta dal politico disonesto per carpire il voto degli elettori.
Seguiva la poesia:
Il futuro dei giovani si realizza nella qualità del loro presente”.
Per rafforzare il concetto riportava di Marziale, Libro V, 58:
Domani, mi dici sempre che vivrai domani, Postumo. Ma dimmi,
Postumo, questo domani, quando arriva? Dov’è questo domani?
È lontano? Dove si trova? Si nasconde forse tra i Parti, tra gli Armeni?
Ormai questo domani ha gli anni di Nestore o di Priamo.
Quanto costa, dimmelo, questo domani? Vivrai domani?
Vivere oggi, Postumo, è già tardi: il vero saggio, Postumo, è vissuto ieri”.
Zampetta, che firmava l'articolo, invitava gli umani a non farsi abbindolare
e, soprattutto, a non delegare ad altri “illuminati” la gestione dei pubblici affari,
ma di partecipare in prima persona e di organizzarsi nel Partito perché,
la politica partecipata da tutti diventava sicuramente più pulita,
con estese possibilità di governare il presente nell'interesse generale.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 28 Settembre 2021 h.10,44).

VEDI: SEVERO ESPOSTO (RACCOLTA DI FOTO POESIE)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.





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