INGANNO E VENDETTA
INGANNO E VENDETTA
(Ricordo da in racconto di Tirella)
Nella prima era dominata dalla reazione, l'iniziativa contraria alla politica popolare inculcava il carattere dell'opportunismo ipocrita. Molti agivano senza tener conto di principi o ideali, adattandosi alla situazione o alle esigenze del momento in modo da trarne il massimo utile personale con grave danno dell'interesse generale. La rabbiosa vendetta del potente di turno si celava dietro la dissimulazione ingannatrice dell'ipocrisia che fingeva buoni sentimenti o intenzioni lodevoli ingannando gli altri per ottenerne la simpatia o i favori. La dissimulazione non permetteva di far vedere il vero di quello che si pensava o sentiva per non scoprire le vere intenzioni del potente che cercava così di ottenere vantaggi; ancor più pericoloso era l'inganno continuo che non solo simulava o dissimulava, ma induceva intenzionalmente in errore con raggiri e imbrogli. La giustizia presa per il naso. I lavoratori soffrivano sfruttamenti, i giovani oppressi, la sincera informazione perseguitata. Eravamo in guerra, ma non ci si comportava in maniera adeguata per porre fine alle armi e alla situazione tragica che si svolgeva sui campi di battaglia; al Nord e al Sud dei nostri confini distruzioni enormi, il numero dei morti era davvero orribile.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 5 Giugno 2024 h.19,39)
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IL
FUTURO DEI GIOVANI
Il
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realizza nella qualitàdel
loro presente.
-Renzo
Mazzetti- (29 dicembre 2012)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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