PREZZOLATI GIORGIANI
PREZZOLATI GIORGIANI
(Ricordo da un racconto di Tirella)
Nel 1985, primo anno di penultimo decennio di tracollo del proletariato tradito, Turoldo nel Ritorniamo ai giorni del rischio, scriveva: "L'inizio è sempre uguale: "Nostra è la ragione!". E poi, l'esaltazione degli eroi. Poi le medaglie e le corone e i monumenti e i monumenti del silenzio all'Altare della Patria. Dio, cosa costano gli eroi". Bicefalo: "E, dopo dimenticanze e falsificazioni della storia vera, arrivarono i presidenti monarchici, i nipoti del fascismo partorirono la cattiva regina nera assetata di vendetta". Il popolo? Macché! I lavoratori, schiavizzati, posti di lavoro ridotti a macello di umani, nella società imperava la macelleria sociale. Lavoratori citati nelle camere mortuarie, risparmiatori rapinati, presi per naso e fondelli dai falsi personaggi nella farsa quotidiana di lor privilegiati malavitosi. Prezzolati pennivendoli esaltavano il cipiglio e le promesse imprese dei commessi viaggiatori di armamenti e bugie, di guerre e genocidio di palestinesi. Il filo nero canapo capestro collegava governante con governante fin o già prima degli anni duemila. Ciampi Amato Monti Draghi e prima e altri meno rinomati si alternavano nella velenosa mistura di politici tecnici e tecnici politici comunque reazionari. Gli elettori disertavano le urne? Tanto meglio, meno rompicoglioni in giro. Gli studenti? Il manganello era l'ottimo rimedio per dispendere nel vuoto la materia cerebrale. I docenti onesti? Qualche denuncia per distrarre il libero lor pensare.
-Renzo Mazzetti- (Domenica 19 Maggio 2024 h.16,57)
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IL BICEFALO E LE DIMENTICANZE TRA LE RIGHE
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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