IL POETA LA DOCENTE E IRINA

IL POETA LA DOCENTE E IRINA

(Ricordo da un racconto di Vasco)

Nell’anno 2008, la professoressa Nadia Urbinati docente di Teoria politica alla Columbia University di New York, definiva l’Italia un paese senza dissenso. Altri parlavano di una opinione pubblica inesistente e di una democrazia autoritaria e paternalistica. Il grande Pier Paolo Pasolini, oltre a tutto anche poeta indovino, affermava con:

“IL NUOVO FASCISMO ANTICO”

L’Italia sta marcendo in un benessere che è
egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo,
moralismo, coazione, conformismo: prestarsi
in qualche modo a contribuire a questa
marcescenza è, ora, il fascismo…
Il nuovo fascismo non si distingue più:
non è umanisticamente retorico, ma
americanamente pragmatico. Il suo fine è la
riorganizzazione e l’omologazione
brutalmente totalitaria del mondo.

(parte tratta da Vie Nuove, n. 36 del 6 Settembre 1962).

La professoressa, anche lei indovina, diceva: Non c’è bisogno dei massimi sistemi per analizzare la crisi della sinistra. Sappiamo benissimo quanto sono importanti le leadership. La classe dirigente di oggi è povera, povera dal punto di vista culturale e ideale, parlamentarizzata. L’opposizione non incalza. Andrebbe fatta una bella analisi sociale della trasformazione delle classi dirigenti tenendo conto anche della loro funzione sociale. E tenendo conto di come sia cambiato il linguaggio politico con la presenza massiccia della televisione. Eppoi, più avanti, proseguiva: Le idee politiche hanno bisogno di tempo per sedimentare. Se si cambia troppo facilmente si perde l’identità. Poi, nel Marzo del 2023, nel ricordo da un racconto di Irina: “Arrivò Occhetto con dubbiosi e miglioristi, bersaglio centrato, autogol. Un punto a favore per la reazione. Arrivò Veltroni ego calante, bersaglio centrato, autogol. Un punto per il maggioritario legge elettorale truffa all'americana. Arrivò Bersani con privatizzazioni e smantellamento dello Stato, bersaglio centrato, autogol. Un punto per il liberismo. Arrivò Renzi rottamatore, bersaglio centrato, autogol. Un punto per la destra. Arrivò Letta che negava l'evidenza del veleno fascista, bersaglio centrato, autogol. Sinistra scomparsa. Arrivò Schlein che abbracciava Bonaccini, bersaglio centrato, autogol. Sopra il Nazareno apparvero le effigi di Pannella e Mussolini”.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 14 Aprile 2024 h.12,46)

APPROFONDISCI RACCONTI DI VASCO

COSCIENZA ALL’ASTA
Non c’è più religione, barbarie e bugie ogni dove
Il male peggiore, tradire l’Ideale, la guerra armare
Personaggio alla ribalta, come gli altri politico criminale
Avanti Popolo, cantavi, ora sbraiti il popolo sbeffeggi
Cantavi l’Inno dei Lavoratori, ora sputi fratelli e compagne
Povero vecchio incosciente, arrivi a dire che sei un liberale
Liberale a fianco del padrone, sfrutti anche tu gli oppressi
Metti il popolo a carne da macello, gli operai neppur vedi
Venduto al sistema concorrenza mercato, la coscienza ai capitali
Su tutti gli schermi appari elegante, sorridente saputello borioso
Ti dici di sinistra, eppur hai venduto la tua gioventù e lo Stato
Le privatizzazioni hai lanciato, gli averi del popolo dissipato.
-Renzo Mazzetti- (Domenica 7 Aprile 2024)

IL Bicefalo e le dimenticanze tra le righe”

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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