CULTURA LIBERA CON SPIRITO CRITICO

 CULTURA LIBERA CON SPIRITO CRITICO


(Meditazione su: I comunisti italiani per l’autonoma e libera funzione della cultura: non chiediamo obbedienze a nessuno. Enrico Berlinguer: parte delle conclusioni al convegno degli intellettuali, Roma, 15 Gennaio 1977) 


Il modo in cui poniamo oggi la funzione della cultura per la trasformazione del paese corrisponde a una tradizione, a una peculiarità del Partito comunista italiano, come partito della classe operaia, come partito democratico e nazionale, come grande organismo che è esso stesso produttore di cultura. Noi ci siamo battuti sempre e ci battiamo per il progresso e l’espansione della vita culturale. Ma in questo nostro impegno dobbiamo sempre guardarci da interventi che possano, nella benché minima misura, ledere l’autonomia della ricerca storica, delle attività culturali, della creazione artistica, giacché queste hanno come condizione vitale di sviluppo non quella di obbedire a un partito, a uno Stato, a un’ideologia, ma quella di poter dispiegarsi in pienezza di libertà e di spirito critico.

Tale impostazione, che è parte della più generale visione che noi abbiamo dei rapporti tra democrazia e socialismo, si distingue da quella di alcuni partiti al potere nei paesi socialisti; atteggiamenti e comportamenti del potere politico quali quelli di cui si ha notizia (per esempio in Cecoslovacchia dove siamo di fronte, addirittura, ad atti di tipo repressivo), sono per noi inaccettabili in linea di principio. Interpretando questa posizione generale del partito alcuni nostri compagni intellettuali hanno preso l’iniziativa di una dichiarazione pubblica, che noi consideriamo giusta ed opportuna.

Fa parte irrinunciabile del nostro patrimonio una concezione che riconosce l’essere compito del partito comunista, degli altri partiti democratici e dei pubblici poteri, in quanto siano orientati anch’essi in senso democratico, da un lato la creazione del clima politico morale e, dell’altro lato, l’attuazione delle condizioni materiali, pratiche, organizzative che consentano il positivo e libero sviluppo della ricerca, della iniziativa e del dibattito culturale. Ma non è compito né dei partiti, né dello Stato esigere obbedienze, far prevalere concezioni del mondo, limitare in qualsiasi modo le libertà intellettuali. Ed io, cari compagni e amici - non senza prima ringraziare tutti voi e in modo del tutto particolare il compagno Argan, che è venuto a rappresentare la città di Roma e la nuova amministrazione popolare romana - voglio concludere il mio intervento proprio con la tranquilla conferma di questa nostra impostazione: da essa non dobbiamo discostarci mai. 

-Renzo Mazzetti- (25 Novembre 2023 h.14,41)


APPROFONDISCI: MEDITAZIONE 


PRENDERE IN GIRO L’ITALIA
Primi finalmente primi
Esultano fez e manganelli
Coloni assassini di residenti
Dittatori assassini di partigiani.
Il giro d’Italia con pochi partecipanti
Dalle urne delle fognature escono
Vigliacchi traditori non riciclabili.
Distrussero nei forni crematori milioni
Milioni di oppositori politici e di diverse fedi
Liberazione e democrazia della Repubblica
Regalarono loro l’immeritata sopravvivenza.
Dopo la santa Liberazione divisiva e giusta
Furono indispensabile ricattante stampella
Alla subdola-tramante democrazia non cristiana.
Diventarono 
 Nell’indifferenza di ogni incosciente coscienza
Imperatrice d’Italia e dei campi di non affogati d’Albania. 
 -Renzo Mazzetti- (Sabato 25 Novembre 2023) 


categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.


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