VINO NOSTRO

VINO NOSTRO

Nei giorni grassi del vecchio munito di falcetto, in cui regnano incontrastati dadi, mi lascerai - penso - scherzare con versi disimpegnati, Roma che indossi il copricapo della libertà. Hai riso: allora posso scherzare, non è vietato. Bando alle preoccupazioni che fanno impallidire; lasciate che parli di tutto quello che mi viene in mente, senza pensieri molesti. Ragazzo, mesci acqua e vino in parti uguali nelle coppe, come quelle che Pitagora offriva a Nerone; mesci, Dindimo, ma più spesso: se sono sobrio non so far nulla, ma se bevo mi daranno man forte ben quindici poeti. E ora dammi baci, ma alla maniera di Catullo, e se saranno tanti come lui mi ha detto, ti regalerò il Passero di Catullo. (Meditazione su: I versi disimpegnati di Marziale).

VIVA IL VINO SPUMEGGIANTE
Viva il vino spumeggiante
Nel bicchiere scintillante
Come il riso dell'amante
Mite infonde il giubilo
Viva
Viva il vino ch'è sincero
Che ci allieta ogni pensiero
E che annega l'umor nero
Nell'ebbrezza tenera
Viva il vin, viva il vin
Viva il vin, viva il vin
Viva, viva, beviam
Viva il vin, viva il vin
Beviam, beviam, beviam
Beviam.
-Pietro Mascagni- (parte da: Cavalleria rusticana).

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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