VINO NOSTRO
VINO NOSTRO
Nei giorni grassi del vecchio munito di falcetto, in cui regnano incontrastati dadi, mi lascerai - penso - scherzare con versi disimpegnati, Roma che indossi il copricapo della libertà. Hai riso: allora posso scherzare, non è vietato. Bando alle preoccupazioni che fanno impallidire; lasciate che parli di tutto quello che mi viene in mente, senza pensieri molesti. Ragazzo, mesci acqua e vino in parti uguali nelle coppe, come quelle che Pitagora offriva a Nerone; mesci, Dindimo, ma più spesso: se sono sobrio non so far nulla, ma se bevo mi daranno man forte ben quindici poeti. E ora dammi baci, ma alla maniera di Catullo, e se saranno tanti come lui mi ha detto, ti regalerò il Passero di Catullo. (Meditazione su: I versi disimpegnati di Marziale).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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