PANNOLONE NUCLEARE

PANNOLONE NUCLEARE

Il tempo passava. Passatisti all'attacco. Il sistema mercato concorrenza della civiltà di qua normò anche quante volte era consentito urinare. Alle femmine un tot. Ai maschi un tit. Maschilismo? No. Buon senso realistico. Apparato urinario diverso. La norma era di lungo respiro. Fondamento del pacchetto per incrementare l'occupazione incentivando l'uso del pannolone. Era comoda veloce pratica l'energia nucleare per i servizi civili e militari. Ma l'uso nucleare per la guerra non era la distruzione soltanto del nemico. Per l'istantanea automatica programmata risposta era distruzione del mondo intero. Perciò l'armamento nucleare era “equilibrio del terrore”. Anche l'uso nucleare nel campo civile era irresponsabile perché la mortale pericolosità delle scorie avrebbe prodotto chi sa che cosa per l'impossibilità di una loro immediata sicura distruzione. Prevenire era meglio che curare. Perché usare universali nocività? Nulla si creava e nulla si distruggeva. Nucleare e plastica erano la stessa orrida questione. Era comoda veloce pratica la plastica. Ma l'indistruttibile plastica aveva formato un continente galleggiante che sterminava pesci e fondali, terra ferma umani e animali. (Ricordo da un racconto di Tirella).

ETICA VIRTUALE
(Ricordo da un racconto di Rita)
Nell’era antecedente l’avvento della Rete, le ideologie
si scontrarono tragicamente nella seconda guerra mondiale.
Successivamente gli scontri continuarono con la guerra fredda.
Il mondo occidentale vinse su tutti i fronti. Il crollo del muro di Berlino
divenne il simbolo concreto di un mondo che si era liberato,
finalmente, dal cosiddetto socialismo reale.
Lo studio analitico dei contenuti della coscienza,
con l’esclusione di qualsiasi presupposto oggettivistico,
fu superato definitivamente. La profondità del pensare, del riflettere,
del meditare venne considerata un’attività troppo lenta, quasi inutile.
Gli studi complessi e la pubblica istruzione
furono estremamente semplificati.
L’attività cognitiva umana fu delegata, quasi completamente,
alle macchine elettroniche.
Le attività di vita iniziarono a muoversi sempre più velocemente.
Con un semplice clic si navigava a velocità supersoniche.
Una persona che si trovava a Roma, con un clic,
immediatamente appariva all’altro capo del mondo.
Il virtuosistico agire, effettuato con fredda abilità tecnica,
diede inizio concreto alla tecnocrazia.
Ieri il pensare profondo si cimentava sugli interrogativi:
Essere o Avere ?”.
Nell’era tecnocratica della dittatura finanziaria
l’affermarsi si basava: “Apparire o Non esistere”.
Il comportamento pratico di fronte ai concetti del bene e del male
venne sostituito con il “Fare”.
Fare, per cosa e perché? Non importava.
Fondamentale era la pratica dell’egocentrismo
dove il “Fare” divenne la metafora del governare”.
-Renzo Mazzetti- (Sabato 15 Marzo 2014 h.15,17).

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

VEDI: 

POESIA BAMBINI 2014-2022 -MERCOLEDI' 16 MARZO 2022 h.09,40-

PARLAMENTARI CONTRO LE ARMI -VENERDI' 18 MARZO 2022 h.12,24-

I VERSI DEL MIO VIVERE -LUNEDI' 24 OTTOBRE 2016 h.16,43-


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